07/03/2024 di Luca Marcolivio

Elezioni Abruzzo. D’Addazio (FdI): «Incentivi a natalità al centro del mio programma»

Leonardo D’Addazio è un candidato che viene dal popolo. Pescarese, 46 anni, sposato con due figli, ha lavorato come cameriere, bracciante agricolo e operaio. Dopo una lunga esperienza di sindacalista nella Cisl, si è candidato per la prima volta per Fratelli d’Italia al Consiglio Regionale dell’Abruzzo nel 2019, risultando il primo dei non eletti. Nel dicembre 2022 è quindi stato proclamato consigliere regionale, in sostituzione di Guerino Testa, eletto pochi mesi prima alla Camera dei Deputati. Alle elezioni regionali abruzzesi di domenica 10 marzo 2024, D’Addazio si candida nuovamente nelle fila di Fratelli d’Italia, con un programma che mette al centro la gente «non a chiacchiere ma con i fatti», come lui stesso spiega a Pro Vita & Famiglia, avendo anche firmato il manifesto valoriale.

Onorevole D’Addazio, lei è tra i candidati che hanno firmato il manifesto valoriale di Pro Vita & Famiglia. Cosa condivide in modo particolare di quel documento?

«Sicuramente l’incentivo alla natalità perché, purtroppo, soprattutto in Italia – ce lo dice pure Elon Musk – purtroppo abbiamo un problema di inverno demografico e il rischio di estinguerci in futuro come italiani non è affatto una chimera. Spero quindi che le politiche che stanno mettendo in campo il Governo e la Regione siano utili a incentivare la natalità, perché non solo il governo ha aumentato l’assegno unico ma anche la Regione sta facendo la sua parte».

A cosa si riferisce?

«Il Consiglio Regionale ha varato una legge contro lo spopolamento, voluta proprio da Fratelli d’Italia, che dà 2500 euro all’anno per tre anni per i nuovi nati nei Comuni sotto i 3000 abitanti, con un indice di spopolamento superiore al 2,9%. Se non erro, ci sono 141 comuni che beneficiano di questa legge. Quindi la cosa che mi spinge di più a firmare questo documento è proprio l’incentivo alla natalità. Certo, in futuro, se sarò riconfermato in Consiglio regionale, cercherò di trovare nuovi diciamo stimoli affinché poi si possa fare. Nel nostro territorio, ci sono molte associazioni a tutela di quelle gravidanze che, per una questione economica, si vorrebbero interrompere. Ho cercato quindi di sostenere queste associazioni per aiutare poi direttamente queste mamme. Credo che la nascita di un bambino debba essere sempre una festa e un dono, quindi che quel bambino debba essere accolto e che una gravidanza non debba mai essere interrotta, a meno che non ci siano motivi naturali che lo permettano».

Sul fronte della libertà di educazione, invece, come intende agire, se sarà eletto al Consiglio Regionale?

«Sono un uomo sposato e padre di due figli, un maschio e una femmina, quindi sostengo la famiglia naturale. Se ci sono persone che vogliono avere altri tipi di rapporti, lo facessero pure ma non devono andare contro natura. Io non sono per “genitore 1” e “genitore 2” ma per papà e mamma, come anche ha ribadito Giorgia Meloni. Gli orientamenti sessuali sono individuali e ognuno a casa propria fa quello che vuole, ci mancherebbe altro. Però a livello educativo, dal mio punto di vista dobbiamo dare un esempio opposto».

 

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