15/02/2024 di Donatella Isca

Famiglia ed educazione, capitalismo e mercificazione. Se ne parlerà a Città di Castello il 17 febbraio

La cultura che ha trasformato tutto in merce, dove la scala sociale è spesso determinata dal tipo di consumi che vengono effettuati, che ha reso addirittura anche i figli una conquista individuale, un trofeo di cui andare fieri, un prodotto acquistabile, dove anche il sesso viene considerato il frutto di una scelta personale del soggetto. Ne parliamo Sabato 17 Febbraio a Città di Castello dalle ore 15.30, nella sala Rossi della Biblioteca Comunale Carducci insieme a relatori di spicco che, su invito delle Associazioni Pro Vita & Famiglia onlus e Persona & Persone incontreranno il pubblico, per discutere e riflettere sul tema centrale della famiglia.

La cultura del capitalismo e della mercificazione, infatti, ha finito per rendere sterile la società che non trova neanche più la forza di riprodursi, anche se ne percepisce ancora il desiderio. Siamo ciò che consumiamo e il modo in cui si consuma, determina la posizione di ogni singolo individuo. Ma siamo persone o consumatori? Esiste un condizionamento pervasivo che utilizza tutti i media mainstream che ci inducono a consumare in maniera quasi compulsiva: oggetti, notizie, rappresentazioni della realtà, presi da una spirale dove la parola fine non esiste, correndo il rischio di essere inghiottiti in una dimensione che non è più legata alla verità della persona umana ridotta ad essere schiava di bisogni sapientemente indotti. Che ruolo ha la famiglia in questo scenario? La famiglia resta l’unico baluardo a difesa e custodia dell’umano e rappresenta il più grande nemico del mercato globale. Dobbiamo avere il coraggio di raccontare e riaffermare la centralità della famiglia come risorsa sociale ed educativa, perché è la famiglia , la migliore garanzia per combattere i rischi di recessione, sociale prima che economica, presenti nel contesto odierno.

Nel corso dell’evento Antonio Brandi Presidente di Pro Vita & Famiglia parlerà di “Capitalismo, Cristianesimo e mercificazione della donna”, per raccontare di come il cristianesimo e il capitalismo siano antitetici uno rispetto all’altro e di come l’utilitarismo alla base del capitalismo abbia finito per influenzare la persona umana e in special modo la donna, condannata quasi a scomparire nella sua diversità nell'ideologia del gender, tema che verrà ripreso da Marco Rizzo di Democrazia Sovrana e Popolare - che si soffermerà sul tema: “L'uomo e la donna nella società capitalistica: da persona a consumatore”.

Marcello Foa noto Giornalista, conduttore su Radio Rai 1 della trasmissione “Giù la maschera”ed ex presidente RAI, invece, nel suo intervento dal titolo “Vivere in un sistema (in)visibile: il ruolo dei media” ci racconterà Iill potere dei mezzi di comunicazione di massa e la loro capacità di modellare una determinata realtà sociale. A Maria Rachele Ruiu , Portavoce di Pro Vita & Famiglia, il compito di raccontare “Famiglia, culla della Vita”, la bellezza ovvero l’importanza del ruolo della famiglia quale luogo privilegiato in cui i bambini possono sviluppare le proprie capacità relazionali, cognitive, dove possono imparare nella concretezza del fare, dello stare insieme agli altri, del superare le proprie difficoltà, crescere, maturare, diventare persone autonome, sagge e più difficilmente condizionabili.

Insomma,raccontare la famiglia quale vera e propria palestra di crescita individuale, dove i giovani imparano dagli anziani, e si cimentano con le difficoltà della vita non abbandonati a se stessi ma accompagnati dall’amore di chi veglia su di loro, dove imparano sulla propria pelle le difficoltà della convivenza ma anche il piacere della complicità, dello stare insieme, e dove acquisiscono fiducia, autonomia e sicurezza.

A conclusione interverrà il vescovo della Diocesi di Città di Castello e Gubbio, monsignor Paolucci Bedini, che si farà portavoce degli insegnamenti   della Chiesa Cattolica sulla Famiglia come dono di Dio agli uomini.

L’intento del convegno, che riunisce  relatori che provengono da esperienze intellettuali e spirituali diverse, con punti di vista differenti e apparentemente antitetici, è quello di testimoniare che l’istituzione familiare è un valore vitale e comune a tutti gli uomini, che è un bene da difendere e custodire!  Si vuole quindi offrire la possibilità di una riflessione non conformata alle ideologie oggi imperanti sul tema, perché   la nostra società ha bisogno di testimoni e di impulsi positivi, di uomini e donne non relegati alla dimensione del conflitto, ma costruttori capaci di formare famiglie in grado di promuovere  il bello, il buono e il vero… perchè finchè c’è famiglia c’è speranza!  Vi aspettiamo a Città di Castello!

 

 

 

 

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