21/08/2015

Gender a scuola, diritto all’educazione, scuola parentale

La scuola parentale è una realtà, in diverse parti d’Italia e ancor più all’estero. Serve a tenere alla larga il “gender” dalla scuola, ma non solo.

Serve a garantire ai genitori il “diritto di istruire ed educare la prole”, a prescindere dal gender, secondo i propri valori.

Ne abbiamo già parlato qui.

In Toscana c’è quella di Staggia Senese, dove una trentina di famiglie ha organizzato una delle prime scuole di ‘Alleanza parentale’ in Italia, sia elementari che medie.

Sarà una scuola economica, basata sul contributo volontario di insegnanti, educatori e genitori, con maestra unica, senza compiti, con pochi libri. Una scuola innovativa per molti aspetti, ma tradizionale per altri, in quanto certamente non ci saranno insegnanti votati alla diffusione di ideologie malsane e disumane come per esempio quelle che si rifanno alle gender theories.

Bludental

Altre esperienze di Alleanza Parentale sono in fieri a Padova, Schio (Vicenza), Bari, Brescia, Monza, Bergamo, Verona.

In provincia di Padova, a Montà, a dire il vero, si sono levate delle pretestuose polemiche contro Don Giovanni Ferrara, della parrocchia di Sant’Ignazio di Loyola.

Lo hanno accusato di voler togliere i locali alla scuola materna parrocchiale (non è vero: ci sarebbe posto per entrambe, ma la scuola esistente chiuderebbe comunque per mancanza di fondi), e perfino dalla Diocesi non arrivano certo segnali incoraggianti.

Tra l’altro, l’ufficio scuola diocesano, a firma di don Lorenzo Celi, ha pubblicato una nota dalla quale si desume una certa superficialità nella lettura della “Buona scuola” di recente riformata. La stessa superficialità mostrata dal Direttore di Avvenire, a cui abbiamo scritto per fare chiarezza. Un’analoga missiva abbiamo inviato a don Celi, sempre e solo con l’intento di far rilucere la verità, su un argomento tanto spinoso e volutamente confuso.

Potremmo anche invitare don Lorenzo a leggere tutti gli interventi di Papa Francesco in materia: chiari, tondi e duri. (Per esempio trova tutti i  link qui)

A don Giovanni Ferrara rinnoviamo tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno: non per sé, ma per i suoi parrocchiani si è offerto per fornire un servizio fondamentale alla salvaguardia di uno di quei valori non negoziabili (vita, famiglia e libertà educativa, appunto), che troppi sembrano aver dimenticato.

Molti dimenticano, anche, che la scuola di alleanza parentale non ha bisogno né dell’autorizzazione dello Stato, né della curia. Non è una “scuola privata”, come la intendiamo noi (la scuola dei preti o delle suore): sono i genitori che autogestiscono la scuola per esercitare il loro diritto e dovere di educare i figli, ritenendo non delegabile ad altri la funzione educativa che la Costituzione affida loro. E gli alunni per il riconoscimento del titolo di studio a fine anno scolastico sosterranno esami da privatisti. E’ perciò davvero una scuola aperta a tutti.

Redazione

 

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

 

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