02/09/2016

Famiglia a scuola, per riscoprire il valore della comunità

Presso l’Abbazia Benedettina di Santa Maria di Farfa (RI), è stata istituita la prima scuola di formazione on-line per la famiglia, nata da una ispirazione di don Massimo Lapponi e costruita sulla base della “Regola Benedettina”.

In tempi in cui la famiglia è vessata e tartassata, minata e sminuita dalla politica e dalla cultura dominante, la scuola di Farfa è uno strumento utile per chi ha già famiglia, o per i giovani che ne vogliono una.

Il corso ha fondamentalmente scopo pratico, «poiché la vita che si svolge tra le mura di un’abitazione familiare non richiede una formazione scientifica teorica o competenze di livello professionale, ma piuttosto, attitudini pratiche, operative e funzionali, senza tralasciare però quelle morali, religiose e pedagogiche», dice don Massimo in un’intervista rilasciata a La Croce.

Si tratterà di progettazione e arredamento, manutenzione e pulizia della casa, anche attraverso un uso efficiente degli elettrodomestici, produzioni artigianali da realizzare insieme, riciclo e risparmio, cura dell’orto, o del giardino, o degli animali domestici. Si studierà l’arte del cibo buono, sano ed economico, si impareranno giochi educativi e divertenti per grandi e piccini.
C’è il momento dedicato alla formazione musicale, canto e danza, alla lettura (dalla poesia alla letteratura); c’è poi la formazione alla bellezza (calligrafia, scrittura artistica, miniatura)  e la formazione religiosa (come trasmettere la fede ai più piccoli). E’ infine importante che la famiglia sia una comunità aperta al prossimo, quindi si parlerà di attività sociale e caritativa della famiglia.

Un progetto che vuole rivalutare la vita domestica: «È infatti l’abbandono e l’incuria della vita comune nell’ambito dell’abitazione familiare la prima causa dell’attuale crisi della famiglia naturale».

«In questa scuola non si è mai diplomati, si è sempre alunni. Non si va in un edificio pubblico, si rimane in casa. Non si trascurano i lavori domestici e la vita familiare per il titolo di studio e per la carriera professionale, ma i talenti naturali e acquisiti sono messi al servizio, prima di ogni altra cosa, della comunità familiare. Non si trascurano i figli per amore del successo professionale fuori casa, ma piuttosto si rinuncia al successo professionale per amore dei figli. Non si trascurano i genitori e i nonni per il divertimento con gli amici o per gli impegni sociali o anche di carità, ma si sa gioire soprattutto della compagnia dei propri cari e si impara il lavoro sociale o di carità praticandolo prima di tutto verso i membri della propria famiglia».

La scuola di Farfa si segue online. Sono poi previsti un incontro al mese in Abbazia e un campo scuola durante l’estate.

Redazione

Fonte: La Croce Quotidiano

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