25/06/2016

Femminismo e violenza: la parola al giudice Serrano

Il femminismo è un’ideologia violenta. Violenta perché nella realtà dei fatti – il passato e il presente lo dimostrano – fomenta l’odio tra i sessi.

Violenta perché si impone con la forza, ostracizzando e demonizzando tutti coloro (donne comprese) che le si oppongono.

In Spagna tutto ciò è molto più evidente che altrove.

Il governo socialista di Zapatero anni fa approvò una legge contro la violenza di genere. Legge conservata dai popolari e la cui idea di fondo (ovvero la donna in quanto donna è sempre vittimal’uomo in quanto uomo è sempre colpevole) fa ormai parte del patrimonio culturale di tutti i principali partiti politici e della mentalità comune. Non solo. Il giro d’affari sulla questione è enorme e lo abbiamo già visto.

È interessante a tal proposito sintetizzare quanto dichiarato in un’intervista dal giudice Francisco Serrano, finito nel mirino delle femministe e della sinistra semplicemente perché ribelle a questa dittatura del pensiero unico.

Nel suo lavoro ha sempre lottato contro la violenza sulle donne. Ma contro quella vera, ben diversa da quella presunta usata solo come arma di ricatto e di rivendicazione. Soprattutto si è sempre rifiutato di considerare l’uomo colpevole per natura, per il solo fatto di essere di sesso maschile. La legge contro la violenza di genere, invece, per ovvi motivi, non favorisce affatto l’uguaglianza e la collaborazione. Il nome stesso è ideologico. La violenza infatti va condannata di per sé. Oltretutto esiste un ben più ampio concetto di violenza domestica che la norma volutamente ignora e nasconde (perché sì, esiste pure il maltrattamento dei figli e degli uomini!).

juez-serrano_femminismo
Il giudice Francisco Serrano

L’ideologia femminista e di genere – spiega Serrano – ha come scopo ultimo la distruzione della famiglia e del concetto di maternità. Simone de Beauvoir, Shulamit Firestone e Kate Millett, tanto per citare tre figure, hanno trasformato la lotta di classe in una lotta tra i sessi in cui l’uomo è il nemico da battere. 

Simone de Beauvoir nel suo “La donna, il secondo sesso”, ha scritto ad esempio che la maternità è quanto di peggiore possa capitare a una donna. Per Kate Millet la donna che dorme con il marito o il partner in realtà sta andando a letto con il suo nemico.

Pertanto, è del tutto consequenziale che in tale quadro l’aborto venga considerato un diritto. Per il femminismo il bambino nel grembo è un tumore da rimuovere in qualsiasi momento, in base alla volontà della madre, cui è totalmente sottomesso. Ed è così che alcune femministe arrivano a giustificare perfino l’infanticidio.

Abbiamo voluto scrivere questo articolo per evidenziare, ancora una volta, cosa si nasconde in realtà dietro parole d’ordine come “pari opportunità”, “violenza di genere” e così via. L’ideologia sfrutta e usa casi dolorosi e problemi reali solo per i suoi propri interessi.

Anche in Italia, con Laura Boldrini e la sua stucchevole retorica, ne sappiamo qualcosa....

Federico Catani

Fonte: Actuall


DONA IL TUO IL 5×1000 A PROVITA! Compila il modulo 730, il CUD oppure il Modello Unico e nel riquadro “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale e delle associazioni di promozione sociale” indica il codice fiscale di ProVita94040860226. GRAZIE!

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.