03/10/2015

Gender e potere della finanza internazionale

Il potere finanziario è dietro la diffusione del gender?

Questo è stato l’oggetto dell’intervento di Federico Iadicicco, coordinatore del Dipartimento Vita e Famiglia del partito Fratelli d’Italia, al convegno che si è tenuto il 30 settembre sorso all’Angelicum di Roma.

“Dalla disgregazione dei corpi intermedi nasce l’uomo solo, consumatore e suddito perfetto”, era il titolo della sua relazione.

Ha ricordato che “Il primo a parlarne in termini di ‘rivoluzione antropologica’ fu Benedetto XVI, in occasione del discorso d’auguri natalizi alla Curia romana, nel 2012. Da allora, il livello d’attenzione di uomini di Chiesa intorno al gender e alla rivoluzione antropologica ad esso soggiacente si è alzato proporzionalmente al diffondersi di tale ideologia, nei gangli così come negli anfratti più nascosti della società. Papa Francesco stesso ha più volte evocato la questione”.

Ma dietro la capillare propaganda a favore dell’indifferentismo sessuale e contro la famiglia c’è la poderosa influenza della finanza internazionale.

Ciò è evidente se si riflette sui “cospicui finanziamenti che ricevono periodicamente le associazioni Lgbt da parte delle principali multinazionali e ong mondiali: Apple, Coca Cola, Open Society di George Soros, MacArthur Foundation, Fondazione Ford, Goldman Foundation, Rockefeller Foundation, Kodak, American Airlines, Pepsi, Nike, Motorola solo per fare alcuni esempi. Desta sospetto anche la particolare attenzione che gli organismi sovranazionali pongono nei confronti della promozione dell’ideologia di gender verso le scelte legislative nazionali. Basti pensare che l’Organizzazione mondiale della sanità trova il tempo per dettare agli Stati le linee guida sull’educazione sessuale dei bambini invece di occuparsi di problemi reali”.

La decostruzione antropologica derivante dal gender, dall’omosessualismo, dal transgenderismo, dalla ipersessualizzazione della società e delle nuove generazioni, favoriscano il potere economico di questi “grandi della Terra”:

“L’involuzione del sistema economico mondiale ha prodotto la concentrazione del capitale nelle mani di pochissimi che prediligono la speculazione finanziaria e lo sfruttamento della manodopera a basso costo tramite le delocalizzazioni piuttosto che investire ed intraprendere al fine di accrescere la ricchezza comune. Questi pochi hanno ormai una capacità finanziaria così grande da poter determinare ed influenzare le scelte politiche. Il potere politico subisce l’influenza di questi potentati economico-finanziari ed ha ormai perso la sua autonomia decisionale. Questi poteri puntano ora alla disgregazione di tutti i corpi intermedi, distruggendo i legami comunitari e relazionali con il chiaro obiettivo di ampliare il loro potere rendendo l’uomo sempre più solo ed incapace di relazioni.

Distruggere la famiglia significa rendere l’uomo solo, consumatore e suddito perfetto, un uomo che consuma compulsivamente al fine di colmare la sua solitudine e non è più in grado di intessere relazioni sociali e comunitarie che possano creare una insidia alla gigantesca industria che ci governa.

La prospettiva però più pericolosa, il vero salto di qualità per questi poteri finanziari avviene con la pratica dell’utero in affitto: quando l’uomo non saprà più chi sono sua madre e suo padre, quando avranno distrutto anche i legami genitoriali e con essi la nostra stessa identità, solo allora il loro disegno sarà compiuto”.

In tutte le Nazioni del cosiddetto Occidente sono promosse leggi contro la famiglia: una legge contro l’ “omofobia” per mettere il bavaglio a chi la pensa in altro modo, una legge sulla diffusione della teoria del gender nelle scuole per strumentalizzare i nostri bambini, un intervento per abbreviare e semplificare i tempi e modi del divorzio che diviene una banale pratica da studio legale ed infine una legge che introduca il matrimonio e le adozioni omosessuali. Una vera e propria agenda dettata dagli organismi sovranazionali eterodiretti dalle oligarchie finanziarie.”

Redazione

Fonte: Zenit

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