26/08/2015

“Il divorzio dei miei mi ha sconvolto la vita”: Frank Abagnale

Frank Abagnale (nella foto a sinistra) ha raccontato la sua vita dopo il divorzio dei genitori.

Il protagonista di “Prova a prendermi” (Catch me if you can), interpretato da Leonardo di Caprio (nella foto a destra) in un film di successo, è una persona reale che oggi si pente degli errori commessi.

Steven Spielberg nel 2002 dirigeva il film dove Di Caprio/Abagnale conduceva una vita fatta di amoralità, imbrogli, furti e glamour. Ma, come è accaduto nella vita reale al vero Abagnale, alla fine è stato arrestato e ha vissuto in seguito in solitudine e povertà.

Ora, a 71 anni, sta riscoprendo ed esaltando i valori della fedeltà, del matrimonio e della famiglia, e si pente della vita di prima, dei reati commessi, da quando aveva 16 anni, dopo il divorzio dei genitori.

Raccontando la sua storia ad una conferenza di esperti in servizi di sicurezza, Abagnale ha spiegato come il mondo gli fosse crollato addosso quando il giudice che aveva concesso il divorzio ai suoi genitori gli chiese con quale dei due intendesse vivere.

“Non ho scelto, sono scappato”, ha detto.

Precisamente è corso fuori dall’aula di tribunale e ha continuato correre e a scappare per 7 anni, assumendo diverse false identità come pilota, insegnante, medico ed avvocato, facendo una vita sopra le righe tra sperpero di denaro e belle ragazze.

“Ma non potevo dire che la mia fosse una bella vita: fino a 19 anni piangevo ogni sera fino ad addormentarmi”.

Bludental

Con la falsa identità di pilota ha girato per i migliori hotel di 26 nazioni, ma ha passato ogni Natale, ogni Compleanno, ogni giorno della festa della mamma e del papà da solo in una stanza.

Ha amato entrambi i suoi genitori. Ha raccontato di aver avuto il miglior “daddy” al mondo, che tutte le sere diceva nell’orecchio dei suoi figli “ti voglio bene, ti vorrò sempre bene”.

“Mio padre ha amato i suoi figli, più della sua stessa vita”, ma dopo che scappò di corsa da quell’aula di tribunale non lo ha più rivisto.

Quando il padre di Frank morì, infatti, lui era in una grigia prigione francese. “Quanto avrei voluto vederlo, ascoltarlo, abbracciarlo e chiedergli scusa”.

Abagnale, come racconta il film, è stato una persona molto brillante, ma nella vita riusciva solo a truffare la gente ed imbrogliare chiunque si avvicinasse a lui.

Nella conferenza ha spiegato anche come non potesse fare a meno del gioco per sentirsi vivo. E la voce si rompe per l’emozione quando parla di sua moglie Kelly e dei suoi tre figli.

Dopo aver trascorso 5 anni in prigione, è uscito con la promessa di lavorare come informatore dell’ FBI. Dopo qualche fallimento in impieghi mal pagati, ha fatto carriera in una società di consulenze nei servizi di sicurezza, continuando sempre il suo lavoro per l’ FBI.catch-me-if-you-can_divorzio

“Mi è stata proposta la grazia da tre diversi Presidenti”, dice, “ma ho sempre rifiutato: non sarà un pezzo di carta a scusare quel che ho fatto“.

“Ora provo a essere un uomo, ed un vero uomo non si misura con i soldi, con le capacità o con quel che possiede. Un vero uomo ama la sua famiglia, è fedele a sua moglie e mette i figli davanti alla sua stessa vita”.

Conclude con parole dure nei confronti del divorzio, che a suo modo di vedere può distruggere la vita di un bambino come ha fatto con la sua, quando era ragazzo, relegandolo nella solitudine, lasciandolo in balia della criminalità, negando ad un figlio la sua “naturale esistenza”.

L.T.

Fonte: LifeSiteNews

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