19/12/2016

La Buona Notizia #624 – Il nonno dei cappellini

Apriamo questa settimana de La Buona Notizia raccontandovi il tenero e affettuoso gesto di un anziano di 86 anni.

Ed Moseley, ex ingegnere, realizza cappellini per bambini prematuri, lavorando a maglia. Un’attività originale iniziata mentre era ricoverato in ospedale in Georgia, dov’era ricoverato per provare a lottare contro il cancro.

Il saldo di cappellini realizzati si aggira attorno alla cinquantina, ma Ed non ha intenzione di fermarsi: da buon ingegnere ha già pianificato di realizzare almeno un cappellino al giorno, in maniera tale da averne a disposizione trenta nuovi ogni mese.

Vi pare una Buona Notizia adatta ai soli che sanno lavorare a maglia? Non è così: Ed Moseley, infatti, ha imparato da zero – e a un’età avanzata – questa arte, quindi l’attività non è preclusa a nessuno. «All’inizio non è stato facile – riporta Marta Albè – ma con una certa pratica è riuscito a completare un cappellino solo in 1 ora e mezza, mentre i primi esperimenti avevano richiesto 3 ore di lavoro».

Ed non è il primo che pensa una cosa simile, ad onor del vero. Anche una giovane donna americana, Suzy Luff, qualche anno fa aveva fatto lo stesso pensiero, constatando come i cappellini normali siano troppo spesso di una taglia non adatta per la piccola testolina dei bambini nati prematuri. Ed era nata così la linea Hat-4-Hope.

Conforta anche sapere che vi sono altre persone che s’impegnano in questa attività: Ed ha infatti dato vita a una catena virtuosa, coinvolgendo altre persone ricoverate.

Questa Buona Notizia, dunque, apre alla speranza e alla constatazione che la predisposizione delle persone a fare il bene è ancora oggi diffusa... e diffusiva!

A domani, con un’altra Buona Notizia!

Redazione

Fonte: GreenMe


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