24/06/2016

La pornografia, anche “soft”, rende “benevoli” verso lo stupro

Ora che la cultura della morte propone la pornografia anche per i ciechi, torna utile riflettere sui risultati delle ricerche riportate da LifeSiteNews  a proposito degli effetti negativi della pornografia “soft” sugli uomini.

Si badi bene, qui si parla del porno “soft-core”, cioè di quegli spettacoli erotici con scene di sesso non estremo né violento che a volte sono considerati con una certa tolleranza anche dalle persone più intransigenti. Anche perché di pornografia soft è letteralmente infarcita la TV e il cinema: dalle pubblicità a certi film che nel complesso non sono certamente catalogabili come pornografici.

La ricerca di cui si parla è stata presentata alla conferenza annuale della British Psychological Society,  Divisione di Psicologia Giuridica, a Brighton la scorsa settimana.

Gli psicologi forensi dell’Università di Nottingham, dottori Simon Duff e Sophie Daniel hanno condotto lo studio su 143 soggetti, il 46 maschi, età media dei partecipanti 19 anni.

Lo studio ha riscontrato che coloro fruiscono più assiduamente della pornografia soft sono meno propensi a definire pornografici determinati spettacoli, più propensi a tollerare l’idea di stupro, con un susseguente atteggiamento meno rispettoso nei confronti delle donne.

Insomma, la pornografia soft alza la soglia di tollerabilità di certe azioni violente: “... ma dai, che male c’è?...”

La pornografia, sia softcore sia hardcore, invia il messaggio che i corpi delle donne sono materie disponibili per il consumo“, ha detto Alba Hawkins, direttore esecutivo del Centro Nazionale contro lo Sfruttamento Sessuale. I risultati di questi studi sono un motivo in più per combattere la pornografia come un fattore di crisi della salute pubblica, prosegue: “Una società dove la pornografia è pervasiva e accettata è una società meno sicura,  e più discriminante per le donne”.

Molti studi peer-reviewed hanno dimostrato gli effetti negativi della pornografia hard sulla società e sugli individui. La pornografia danneggia le relazioni sentimentali, dà dipendenza come la droga ,  calpesta la dignità delle donne , foraggia  il traffico di esseri umani, fomenta la violenza contro le donne .

Il link che vedete sopra rimandano ad articoli in inglese. Chi volesse approfondire la questione con materiale in italiano, può cliccare qui, qui, qui, qui.

Si capirà bene, se non fosse chiaro, perché abbiamo esordito dicendo che la pornografia è uno dei prodotti della cultura della morte.

Francesca Romana Poleggi


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