22/11/2015

Matrimonio e responsabilità: dove sono gli adulti?

Il matrimonio non va più di moda: troppo costoso, facile alla rottura, privo di garanzie, a tratti faticoso… insomma, meglio lasciare perdere!

La società italiana pare pensare questo, a giudicare dal quadro emerso dall’ultima indagine Istat sul matrimonio. Come ProVita aveva evidenziato, il 2013 si era guadagnato la maglia nera: per la prima volta, il numero dei matrimoni è stato inferiore ai duecentomila.

Ebbene, nel 2014 le celebrazioni sono state ancora meno, circa 4.300 in meno rispetto all’anno precedente. Di contro, le convivenze ammontano a circa un milione, ossia il doppio rispetto al 2008.

Per quanto riguarda le rotture del matrimonio, la durata media dell’unione matrimoniale è di 16 anni, anche se le statistiche rivelano due fenomeni preoccupanti: i matrimoni più recenti durano sempre meno e stanno aumentando le separazioni tardive, dopo aver condiviso gran parte dell’esistenza.

Di fronte a questo quadro non possiamo che riprendere dal sito Formiche le condivisibili – per quanto amare – parole della giornalista Susanna Shimperna, autrice del libro Eterne adolescenti, donne che non vogliono crescere: “Nella nostra ricca società occidentale non esistono più né l’adolescenza, né la maturità, ma soltanto una lunga, lunghissima post adolescenza per uomini e donne”.

La nostra società sta annegando perché non esiste più una classe di persone adulte che sia in grado di guidare i giovani e di sostenere gli anziani. Viviamo in un mondo senza padri e senza madri, ossia senza uomini e donne responsabili di sé e degli altri e capaci di trasmettere valori condivisi.

matrimonio_assurdo_concetto_matrimonio_omosessualeLa profonda crisi del matrimonio (e quindi della famiglia) ha origine qui. Se non si è persone adulte, mature e responsabili, come si può pensare di riuscire a portare avanti un rapporto di coppia – che, inevitabilmente, interroga in maniera pressante sul presente, sul passato e sul futuro – e di sostenere il gravoso impegno educativo nei confronti dei figli?

La vita è una sfida che va presa con coraggio e determinazione, senza cedere a compromessi o prendere la strada più facile. E’ questo il grande messaggio che è necessario trasmettere alle giovani generazioni, naturalmente a partire dall’ambito scolastico, ma anche nel delicato periodo del fidanzamento, oggi troppo spesso vissuto – forse non tanto per colpa dei giovani, quanto per la mancanza di maestri – in maniera superficiale e troppo volta alla corporeità. E le conseguenze si vedono poi nel matrimonio, cui si giunge impreparati o con un’immagine edulcorata della vita a due. Ma sarà questo un tema di cui scriveremo in un prossimo articolo.

Teresa Moro

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DAI TENTATIVI DI

LEGALIZZAZIONE DELLE UNIONI CIVILI

 

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