02/08/2015

Matrimonio gay – Per i “cattolici” in commissione bilancio va bene

Il matrimonio gay ci costa “poco”. L’abbiamo già notato.

Qualche milione, a certi livelli – si sa, che volete che sia... bazzeccole.

Perciò la Commissione bilancio ha dato parere favorevole.

Quelli che pare si siano opposti sono Sacconi, Malan, Comaroli, D’Alì (qui il resoconto della seduta).

Di questi uno solo dell’NCD, partito sedicente cattolico (Sacconi).

Libertà e Persona ci informa che la senatrice Federica Chiavaroli, vicina a Comunione e Liberazione (!) e Azzolini (...chissà, forse perché è inquisito, non vuole pestare i calli a nessuno...) hanno votato a favore.

Prosegue Libertà e Persona: “Federica Chiavaroli e Antonio Azzolini sono cattolici, ma si sa cosa significhi, ormai, questo aggettivo. Si può essere politici cattolici e non credere affatto nella famiglia: né a quella indicata dalla natura, né a quella indicata da Gesù Cristo, e neppure a quella riconosciuta dalla nostra Costituzione. O forse certi politici credono anzitutto a se stessi: il resto viene dopo…

Il problema, su cui tutte le nostre fonti concordano, è l’appoggio di Mons. Nunzio Galantino all’operazione Cirinnà. Dietro questo appoggio Chiavaroli, Azzollini e i vari “cattolici” PD si possono nascondere (alcuni, per il vero, lo dicono apertamente: “la Cei è d’accordo, dobbiamo distinguerci noi?”).

Bludental Da tempo si sta buttano un po’ di polvere, per confondere le acque, ma l’analisi di Laura Cesaretti su Il Giornale di alcuni giorni or sono, postata con entusiasmo da Monica Cirinnà sulla sua pagina facebook e twitter, è esatta per molti osservatori: il segretario della Cei ha dato il suo via libera.

Non è detto che di questo via libera sia stato informato il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, la cui autorità è ormai ridotta all’osso.

L’opposizione al ddl Cirinnà rimane affidata, in Commissione Giustizia, al cattolico Giovanardi, uomo da sempre libero rispetto al mondo ecclesiale, e ai senatori Lucio Malan, valdese, e Giacomo Caliendo. Attenti a non compromettersi, per ora, i senatori NCD Albertini e D’Ascola”.

Interessante anche l’analisi di Benedetto Rocchi, sempre su Libertà e Persona, che vede in prospettiva l’NCD trasformarsi in una delle correnti del PD...

Staremo a vedere in quale misura questi timori si realizzeranno.

Redazione

 

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