22/08/2015

Matrimonio gay: quando ad opporsi è persino “l’orgoglio gay”

Molti omosessuali vegliano con le Sentinelle in piedi. Molti si oppongono al matrimonio gay.

Alcuni vivono con più o meno disagio la loro attrazione per le persone dello stesso sesso. Altri invece sono ben contenti di essere gay. Anzi sono “orgogliosi” di esserlo.

Ma “l’orgoglio gay” in certi casi, non fa perdere il lume della ragione e il contatto con la realtà.

Molti omosessuali non sono ideologizzati,  non sono accecati dall’omosessualismo e dalle gender theories. Quindi, è proprio rivendicando la loro identità gay, che molti di loro si oppongono al matrimonio gay, in quanto lo considerano una buffonata.

Per esempio, Philippe Arino (nella foto), autore di “L’homosexualité en vérité”, ha detto in un’intervista:

“E’ in nome della realtà e della verità, della libertà e del rispetto per le persone omosessuali, che io, omosessuale, sono contro il matrimonio gay. Noi siamo diversi, abbiamo desideri distinti, la nostra identità, i nostri colori, la nostra originalità, il nostro modo di vivere. Tutte queste sono le differenze che dovrebbero essere accettate e protette. Non è fatto per noi il modello “padre-madre-figlio”. Non è per noi quel tipo di coppia. Non vogliamo una legge che non è per noi e per ciò che noi siamo. Per essere davvero orgogliosi di ciò che siamo rischiamo di essere accusati di omofobia o veniamo considerati traditori dagli attivisti LGBT.

Bludental

Le persone omosessuali che desiderano il podio dell’uniformità, quella che loro chiamano “uguaglianza”, negano la loro originalità e il loro modo di essere. Questo gli si ritorcerà contro.

Il matrimonio non è solo un’emozione sentimentale, ma anche un fatto biologico e sociale, strutturato sulla diversità dei sessi, che ovviamente non è degli omosessuali. Ed è fondato sulla procreazione che non è in natura per gli omosessuali.

Un bambino, per conoscere se stesso, per costruirsi e crescere apprezzando le differenze tra gli esseri umani ha bisogno di crescere e vivere di fronte alla differenza sessuale da cui è stato generato e nell’amore che hanno tra loro il padre e la madre biologici. Altrimenti subirà un’importante privazione esistenziale: i danni si vedono già nei figli delle coppie divorziate.

La maggior parte degli omosessuali che conosco non hanno nessuna voglia di sposarsi. Neanche se vivono una relazione stabile. Per loro il “matrimonio per tutti” è una commedia grottesca in cui si trovano a dover scimmiottare le coppie eterosessuali“.

In un’altra occasione ha detto:” I gay vogliono essere accettati dalla società in senso lato. La maggior parte vuole solo che la società accetti le loro persone, con il loro stile di vita. Quelli che vogliono il matrimonio rivelano che non vogliono essere accettati per quel che sono, ma vogliono imitare gli eterosessuali. Invece di essere “differenti, ma alla pari”, vogliono recitare una commedia ridicola, goffa, barocca. Perché, se siamo omosessuali, desiderare di imitare gli eterosessuali? Siamo o non siamo orgogliosi di noi stessi? Siamo “strani”: facciamocene una ragione!”

Redazione

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