05/10/2016

Utero in affitto: il nostro NO fino al Consiglio d’Europa

Dopo la seconda bocciatura del rapporto De Sutter, che intendeva sdoganare l’utero in affitto, di cui abbiamo parlato qui, l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa si appresta ad approvare una raccomandazione che risulta piuttosto ambigua.

Essa infatti chiede premurosamente che si garantiscano i diritti dei bambini. Giusto. Ma chiede anche la tutela dei diritti dei bambini nati da utero affittato.

Il testo del documento si può vedere cliccando qui .

Il 10 ottobre al Palis d’Europe, alle ore 13, alcune Deputate italiane al Consiglio d’Europa hanno indetto una conferenza dal titolo “Diritti dei bambini, diritti delle donne: Riflessioni sulla maternità surrogata”
Il dibattito è stato promosso dai membri dell’Assemblea Parlamentare Tamara Blazina, Maria Teresa Bertuzzi, Elena Centemero, Vannino Chiti, Eleonora Cimbro, Paolo Corsini, Adele Gambaro, Florian Kronbichler, Milena Santerini
Sono previsti gli interventi di Francesca Izzo, docente di Filosofia della politica, Associazione “Se non ora quando –Libere”, Jean Paillot, avvocato, esperto di Diritto della salute e della bioetica, Ana-Luana Stoicea-Deram, Presidente del Collectif pour le Respect de la Personne.

L’ 11 ottobre ci sarà la discussione della raccomandazione.

Come abbiamo già spiegato, l’unico modo per garantire i diritti dei bambini è vietare radicalmente e senza eccezioni l’utero in affitto. E in questo contesto si potrebbe addirittura sperare in un documento in tal senso emanato dal Consiglio d’Europa, che avrebbe certamente autorevolezza.

L’Assemblea Parlamentare è composta da 324 delegati dei parlamenti nazionali dei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa (non solo, quindi membri dell’UE).

Qui c’è la lista di tutti i membri: bisognerebbe che ognuno scrivesse e facesse scrivere loro il suo sostegno all’azione per vietare totalmente l’utero in affitto e comunque per votare contro ciò che resta della proposta De Sutter, cioè quella raccomandazione insidiosa sui “diritti dei bambini”.

Il primo diritto di un bambino è quello di nascere. Poi c’è quello ad avere un padre e una madre e un’identità e delle radici e, ovviamente, quello di non essere separato da colei che l’ha portato in grembo per nove mesi : l’unica, vera, sola, mamma.

Redazione

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