15/03/2016

Utero in affitto bocciato al Consiglio d’Europa

Il Consiglio d’Europa ha detto no all’utero in affitto.

Oggi, infatti, la Commissione Affari sociali del Consiglio d’Europa – riunitasi a porte chiuse a Parigi – ha respinto la risoluzione “Diritti umani e questioni etiche legate alla maternità surrogata”, di cui avevamo parlato qui, chiedendo di scrivere una mail ai deputati italiani coinvolti.

La risoluzione pro utero in affitto, stesa dalla rappresentante belga Petra De Sutter (ginecologa e docente universitaria, nota nel suo Paese come prima parlamentare transessuale), chiedeva in particolare ai governi dei 47 Stati membri del Consiglio di seguire la strada di una ‘regolamentazione internazionale’ della pratica.

Ma è arrivato il “No”, seppure a filo: 16 i voti contrari, 15 quelli favorevoli. Purtroppo la votazione si è svolta per alzata di mano e non si sa chi sono i 15 favorevoli all’utero in affitto.

Una proposta, quella della De Sutter, che era in contrasto con la posizione espressa dallo stesso Consiglio d’Europa nel dicembre del 2015, quando era arrivata netta e chiara la “condanna alla maternità surrogata“.

Utero in affitto_surrogata_bambino_merceE una risoluzione che evidenziava anche un conflitto di interessi, come scrivevamo, dal momento che la senatrice De Sutter è responsabile di un centro per la riproduzione assistita, dove viene praticato anche l’utero in affitto.

Quello di oggi è dunque un altro successo in favore della dignità di donne e bambini. Un tassello forse piccolo, ma significativo.

Continuare ad affermare che la vita delle persone non può essere mercificata è dunque utile: non bisogna perdere la speranza. Ed è proprio con questo spirito che rinnoviamo il nostro invito a firmare la petizione onlineNo Maternity Traffic“, che ha già coinvolto oltre 100mila persone.

Redazione

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