17/10/2013

10 cose che i pro-aborto non sanno

Il contrario di “vita” è “morte”, perciò coloro che sono contrari ai pro life, in inglese, dovrebbero chiamarsi “pro death”, cioè “pro morte”. Invece da sempre si chiamano “pro choice”, “per la scelta”. Un bel “nascondiglio” semantico… Ma di che scelta parliamo? Comunque parliamo di scelta tra la vita e la morte di un  bambino: o sei a favore dell’aborto o sei a favore della vita. Chi sostiene la “libertà di scelta” della donna,  è  pro aborto.  Chi è pro aborto è pro morte.  Ma questo dà fastidio e nessuno vuol sentirselo dire. Così come non vuole sentirsi dire quanto segue:

1) L’aborto ferisce le donne. E’ tragico non solo per il bimbo che muore, ma anche per la mamma che vive. È falso dire che l’aborto non è una decisione dolorosa per la donna.

2 ) Il livello di sviluppo e il grado di capacità non determina se una persona è degna o meno di vivere. Solo perché un bambino non ancora nato non sarà in grado di fare molte cose, ma non è meno degno di vivere. Pensate a tutte le persone che conosci che hanno meno abilità di altri. Gli stessi anziani fanno esperienza di un declino delle loro abilità con il passare degli anni. Dovrebbero essere considerati indegni di vivere? (Attenzione: abbiamo preso una brutta china. Tra poco sarà scontato “terminare” chi non è più capace di fare tante cose…)

3) La dimensione non determina la dignità di vivere
Neanche questo importa. Sia che stiamo parlando di un bambino non ancora nato, che è più piccolo di una nocciolina o l’uomo più alto del mondo, ciò che ci rende degni del diritto alla vita è la nostra umanità intrinseca . Ogni essere umano – piccolo, grande, o medio – merita di essere ugualmente rispettato, con il diritto alla vita .

4) Solo perché sei nel corpo di qualcuno non significa che tu sei il suo corpo
Dovrebbe essere ovvio, ma, invece, sembra sfuggire a  molte persone che un feto non è una parte del corpo della madre. Il feto è un individuo vivente unico e separato dalla madre. E anche se il posto dove momentaneamente vive è all’interno di un organo altrui, specificamente progettato per lui, la madre non ha il diritto di porre fine alla sua vita. Abortire non è come tagliarsi i capelli o farsi un tatuaggio.

5) Gli uomini hanno il diritto di essere a favore della vita. Il figlio è tanto loro quanto delle loro compagne, anche se nel corpo di esse… Le donne hanno sempre contestato il fatto di essere definite dal loro sesso.  Non è nemmeno giusto insistere sul fatto che gli uomini e le loro opinioni sull’aborto sono definite dal loro sesso.

6) Le donne sono forti abbastanza per fare le madri
I pro-choice sostengono sempre che bisognerebbe dare fiducia alle donne, che sanno prendere decisioni in merito al proprio corpo. Sarebbe meglio dire a queste donne ” ho fiducia in te, so che ce la puoi fare, sei forte abbastanza da poter gestire questa situazione, sarai una madre fantastica. Abbiamo intenzione di aiutarti.” Questo sarebbe portare aiuto alle donne. E’ facile dire: ” E’ una tua scelta. Non voglio interferire”. E ‘ molto più difficile mettersi in gioco, dire a una donna che lei può farlo, ed effettivamente aiutarla in quello di cui una neo mamma ha bisogno.

7 ) Vale la pena fare sacrifici per i bambini
Forse dovrai posticipare alcuni dei tuoi piani. Certo, un bambino porterà grandi cambiamenti alla tua vita. Ma ogni singolo bambino è insostituibile e unico nel suo genere. Questo bambino non tornerà.  Se poni fine alla sua vita, non tornerà da voi un giorno quando sarai pronta ad averlo. Questa è la sua unica e sola possibilità di vivere sulla terra. Vale la pena fare un sacrificio per lui!

8) La vita non è tutto ” ME “
Non sto dicendo che tutti i pro-choice sono egoisti. Ma sembra che tutto giri intorno alla donna, le sue scelte, il suo corpo,  la sua vita, ecc. Ma la scelta di abortire non colpisce solo “me”. No, mi dispiace, non hai il diritto di essere egoista quando il risultato è uccidere un essere umano del tutto innocente.

9) Le donne non hanno il diritto di uccidere i propri figli
Sono una femminista. Ma questo significa che io credo che le donne debbano essere trattate come gli uomini e non in modo speciale o diverso. Non otteniamo diritti “speciali” solo perché siamo donne. Soprattutto non il “diritto” di uccidere i nostri figli.

10) I centri per la vita sono i veri amici della donna..
I veri amici condividono la verità, anche quando è difficile da sentire. Le foto,  le informazioni, le ecografie, la reale descrizione di un aborto sono verità che le donne devono sentire.

Liberamente adattato da http://www.lifesitenews.com/news/11-things-pro-choicers-dont-get?utm_source=LifeSiteNews.com+Daily+Newsletter&utm_campaign=55248c08fa-LifeSiteNews_com_Intl_Headlines_06_19_2013&utm_medium=email&utm_term=0_0caba610ac-55248c08fa-397585041

di Carmen Fiore

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