27/07/2013

Anche la tolleranza può essere intollerante quando viene imposta per legge

Se la tolleranza viene imposta per legge, allora diventa ingiusta o, come direbbe san Tommaso, una perversione della legge

Bisogna essere tolleranti con gli intolleranti? Tutto qui si potrebbe condensare il problema, ma lungi dal rappresentare un punto d’arrivo esso costituisce semmai il punto di partenza. Il problema della tolleranza, del resto, è ormai di moda da almeno due secoli, sebbene la sua diffusione non sia mai riuscita a risolvere il predetto rompicapo.

TOLLERANTI. Vietando ai primi gruppuscoli di nazionalsocialisti di fare propaganda, di associarsi, di esprimere liberamente il proprio pensiero, si sarebbe evitato senz’altro che questi diventassero sempre più numerosi fino ad impedire che altri, cioè tutti coloro che la pensavano diversamente dal nazionalsocialismo, potessero far propaganda, associarsi liberamente, esprimere il proprio pensiero. Che fare dunque? Tolleranti o intolleranti? Tollerare o non tollerare?

INTOLLERANTI. Se si è tolleranti con gli intolleranti, infatti, questi ultimi, prima o poi, troveranno il modo di acquisire e requisire il potere, instaurando un regime intollerante, con sommo sacrificio della libertà. Se si è intolleranti con gli intolleranti, si negherà a questi ultimi la libertà di esprimere la propria intolleranza, divenendo da essi non dissimili ed instaurando, de facto, un regime intollerante con analogo sommo sacrificio della libertà. Che fare allora?

ESEMPIO DI VOLTAIRE. Il tema è senza dubbio classicamente illuminista e prettamente filosofico: si pensi, del resto, che il più odioso atto di intolleranza nei confronti della religione, è contenuto paradossalmente nel pensiero di colui che della tolleranza ha fatto il proprio marchio, cioè Voltaire, il quale se da un lato predicava sulla tolleranza, dall’altro spronava a diffondere e condividere l’avversione verso il Cristianesimo al grido di «écrasez l’infâme!». Antinomie e paradossi insanabili affiorano, dunque, se il problema viene impostato in questi termini, se cioè si tenta di risolverlo in modo tautologico, auto-referenziale.

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di Aldo Vitale

Festini

 

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