14/01/2017

Gender, il comunismo del XXI secolo: parola di vescovi ucraini

L‘ideologia gender è come quella comunista: entrambe sono totalitarie e violano la dignità umana.

Questa in estrema sintesi la denuncia che i vescovi greco-cattolici dell’Ucraina hanno messo per iscritto in una lettera enciclica pubblicata il mese scorso e firmata dall’Arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk (nella foto in alto, presa dal sito ufficiale della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina). Lo stesso che, d’accordo con i suoi confratelli, vuole preservare il Paese sia dall’influenza russa sia da quella occidentale.

L’ideologia gender, proprio come il regime sovietico sperimentato dagli ucraini sulla loro pelle, conculca le libertà fondamentali e stravolge le relazioni umane, imponendo un dogma di stampo ateistico che in nome dell’uguaglianza annienta la stessa natura umana.

Al fondo di questa teoria assolutamente anti-scientifica, i vescovi individuano il peccato di orgoglio, quello dell’uomo che vuole farsi Dio, ribellandosi al suo piano creatore. In quest’ottica, la differenza dei sessi viene vista come un’imposizione che mina la libera volontà delle persone e come la causa delle violenze familiari.

Nella lettera si ricorda come ormai i sostenitori del gender non si limitino a negare l’importanza del sesso biologico nel definire l’identità maschile e femminile, ma addirittura sostengono che la società non abbia più alcun bisogno del ruolo dell’uomo in quanto tale e della donna in quanto tale. In definitiva, ciascuno deve essere libero di scegliere il gender che più gli aggrada.

L’episcopato greco-cattolico sottolinea inoltre che questa ideologia viene imposta in maniera aggressiva all’opinione pubblica, introdotta gradualmente nella legislazione e applicata specialmente nel campo dell’educazione.

«Le teorie di gender – è scritto nella lettera – cominciano ad acquisire le caratteristiche di una ideologia totalitaria e sono simili a quelle ideologie utopiche che nel ventesimo secolo non solo promisero di creare il paradiso in terra, ma cercarono allo stesso tempo di introdurre con la forza il loro modo di pensare, sradicando ogni possibile punto di vista alternativo». Una denuncia simile a quella fatta alcuni mesi fa da un gruppo di intellettuali lituani, tra i quali alcuni prelati cattolici.

Tutto questo porta alla distruzione della famiglia naturale e al collasso dell’intera società. Pertanto è urgente che tutti si informino su questi temi, li studino e approfondiscano, in modo da poter reagire agli attacchi e contrapporre la verità, la ragione ed il buon senso.

«L’essere umano – affermano i vescovi – non può tradire la sua vocazione e distruggere la dignità umana in favore di dubbi progetti politici e sociali, anche se questi progetti sono presentati come un segno di progresso e modernità».

Redazione

Fonte: Acistampa


#STOPuteroinaffittofirma e fai firmare qui la petizione 

contro l’inerzia delle autorità di fronte alla mercificazione delle donne e dei bambini

 

 

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.