08/10/2015

Gender: vivere sotto la dittatura del pensiero unico

Abbiamo visto che è plausibile considerare l’ideologia gender come una religione perversa, con i suoi dogmi, che richiede una fede cieca.

Ricordiamo anche che, il Cardinale Francis George, ex presidente della conferenza episcopale USA, aveva parlato già l’anno scorso molto chiaramente della pericolosità della nuova “religione” gender. Poco prima di morire, nell’aprile di quest’anno, disse: “Preparatevi: io morirò nel mio letto, il mio successore in prigione, il suo successore sarà martirizzato”.

Egli aveva prospettato una deriva dittatoriale che in America già si è ben delineata, e in Italia, viste le dichiarazioni minacciose della Giannini, non è del tutto peregrino premonire.

genderNegli Stati Uniti, oggi, la libertà di pensiero e religiosa è fortemente limitata da leggi e disposizioni varate dall’ amministrazione Obama, come conseguenza del pensiero unico e della cultura liquida in cui la società è precipitata.

“[…] Negli anni recenti abbiamo assistito all’approvazione sociale e legale di ogni tipo di relazione sessuale che una volta era considerata “peccaminosa”. Dal momento che la visione biblica di ciò che significa l’umano ci dice che non ogni tipo di amore o amicizia può essere espresso in una relazione sessuale, l’insegnamento della Chiesa su questi temi è visto come una prova di intolleranza nei confronti di ciò che la legislazione tutela e perfino impone. Quello che una volta era una questione di “vivi e lascia vivere”, oggi è diventata una richiesta di approvazione. La classe dirigente – chi plasma l’opinione pubblica in politica, nella scuola, nel mondo della comunicazione, nell’intrattenimento – sta usando la legge per imporre la sua forma di moralità a ognuno […].

Nuotare controcorrente significa oggi precludersi l’accesso a posizioni di prestigio e di potere nella società. Significa che coloro che sceglieranno di vivere secondo la fede cattolica non saranno candidati a ruoli politici di livello nazionale, non saranno ai vertici dei maggiori quotidiani, non saranno di casa nelle maggiori università, non avranno carriere di successo come attori e uomini di show. Nemmeno i loro figli, che saranno visti con sospetto. Dal momento che tutte le istituzioni pubbliche, non importa chi ne sarà a capo, saranno agenti governativi e conformi alla richieste della religione ufficiale, lavorare come medici o in ambito legale diventerà più difficile per i cattolici fedeli. In alcuni Stati significa già che chi ha delle attività deve piegarsi a questa sorta di religione o venire sanzionato, così come i cristiani o gli ebrei sono sanzionati per la loro religione nei Paesi in cui vige la legge islamica, la sharia […]”.

Se vuoi leggere il testo integrale in inglese, clicca qui.

Fonte: muniatintrantes.blogspot.it

 

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