11/09/2014

La rivoluzione anti gender parte dalle favole tradizionali!

Interessanti notizie dalla Francia. A fronte delle continue insistenze nel voler inserire pesantemente l’ideologia gender nei piani scolastici, i genitori si sono organizzati in una serie di iniziative già dall’anno scorso come, per esempio, lo sciopero di un giorno al mese dei bambini da scuola.

Dal boicottaggio puro e semplice, ora si passa all’elaborazione di un programma alternativo : questo fine settimana verrà presentato il progetto “ABCD de la complèmentaritè” che intende difendere il concetto di complementarietà tra uomo e donna.

La “rivoluzione naturale” comprende anche l’operazione “fiabe tradizionali” che si contrappongono alle storielle che vengono lette a scuola ora come “Signora Zazie (ha il pistolino?)” o “Papà porta la gonna”.

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Parigi. Complementarità vs indifferenziazione sessuale. E’ questa, secondo Farida Belghoul, la grande sfida che attende i genitori contrari ad abbandonare i loro bambini al lavaggio del cervello somministrato nelle scuole francesi intaccate dalla propaganda genderista. Per questo, l’egeria del sussulto anti gender con le “Giornate di ritiro dalla scuola” (Jre) ha annunciato nel fine settimana la creazione degli “Abcd de la complémentarité“: programmi scolastici in difesa della complementarità uomo ­donna, alternativi alla dottrina decostruttivista introdotta surrettiziamente dal trio di ministri succedutosi a Rue de Grenelle, Peillon­Hamon­Belkacem.

Il piano d’ azione per salvare la scuola dall’imboscata neogiacobina, s’iscrive nel solco delle iniziative di boicottaggio guidate dalla Belghoul che hanno costretto l’ ex ministro dell’Educazione nazionale, Benoît Hamon, a sospendere la generalizzazione dei programmi di rieducazione al gender “Abcd de l’ égalité”, prevista inizialmente per la rentrée 2014.

La prima, di queste azioni, che verranno presentate progressivamente nel corso dell’ anno scolastico, è l'”Operazione fiabe tradizionali“: sessioni di lettura collettiva da svolgersi ovunque si desideri al di fuori dell’ orario delle attività didattiche. Ogni settimana, sulla pagina web delle “Giornate di ritiro dal la scuola”, i genitori potranno scaricare una fiaba da leggere ai propri figli e una serie di questioni per stimolarli ad assumere uno spirito critico dinanzi al testo. Letture tradizionali, la prima è “Fratellino e Sorellina” dei fratelli Grimm, senza ambiguità e dove i ruoli sessuali sono ben definiti.

Niente “Signora Zazie (ha il pistolino?)” o “Papà porta la gonna”, sull’intercambiabilità dei sessi, né tanto meno “Mehdi mette il rossetto”, del poeta transex David Dumortier: testi che l’attuale titolare dell’ Istruzione, la contestatissima Najat Vallaud­Belkacem, ha deciso di far adottare nelle scuole per “sensibilizzare” bambine e bambini all’uguaglianza per come la intendono i socialisti francesi, ossia all’abolizione delle differenze, in primo luogo sessuali. L’obiettivo dell’ operazione lanciata da Belghoul, oltre alla lotta contro quella che il governo chiama “decostruzione degli stereotipi”, è quello di creare un momento di riflessione e di scambio tra genitori e figli, spazi di libertà per opporre alla falsa uguaglianza professata dagli apologeti del gender , la bellezza della differenza e della complementarità dei sessi.

 

“La tanto decantata uguaglianza vuole in realtà sfociare nell’indifferenziazione dei sessi. Questo egualitarismo cancella la nozione fondamentale di complementarità, che è all’ origine dell’ uomo. Gli ‘Abcd della complementarità’ mirano a ristabilire la verità: un uomo è un uomo, una donna è una donna”, si legge sul sito della Jre. E ancora: “Su iniziativa del femminismo internazionale, e in particolar modo americano, alla lotta di classe del Diciannovesimo secolo si è aggiunta la lotta dei sessi. Questa guerra tra uomini e donne è all’ origine dello sfaldamento della famiglia, della dispersione dei bambini, del loro abbandono alle istituzioni, e a quella scolastica in particolare”. Gli “Abcd della complementarità” rappresentano un contrattacco al tentativo dei pedagoghi ministeriali di strappare i bambini al determinismo familiare e alla negazione dei fondamenti naturali diffusa furbescamente dagli “Abcd de l’ égalité”, alla cui origine c’ è la Belkacem. Colei che la scorsa settimana, su France 2, ha ribadito che la “teoria del genere non esiste”, prima di aggiungere: “Viviamo nell’epoca dei rumors”.

Quest’estate, sulla scia del successo della Jre, Farida Belghoul ha annunciato la fondazione del sindacato dei “genitori coraggiosi”, Fapec (Fédération autonome des parents engagés et courageux), tramite il quale confida di incitare padri e madri che condividono le sue idee sulla scuola, a presentarsi alle elezioni dei rappresentanti dei genitori previste per metà ottobre.

Redazione de Il Foglio

Fonte: Il Foglio

 

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