06/11/2016

L’Ultimo Uomo: ha ancora possibilità di salvarsi dal nulla?

E’ recentemente uscito in libreria “L’Ultimo Uomo” di Enzo Pennetta.

Il prof. Pennetta, biologo e raffinato bioeticista, insegnante, collaboratore di ProVita, ha scritto questo saggio con la sua solita passione e il suo stile chiaro, divulgativo, ma scientificamente rigoroso e documentato, non senza qualche punta acuta di ironia...

Nel comunicato stampa che ci ha inviato si legge che nell’Ultimo Uomo si parla di antropologia, ideologia e scienza, poteri forti e lavaggio del cervello: «Dalle teorie sulla popolazione di Thomas Robert Malthus alla lotta per la sopravvivenza dell’evoluzionismo darwiniano. Dall’eugenetica al Brave New World di Aldous Huxley. Dalla Royal e la Fabian Society fino al ruolo delle ong nelle “rivoluzioni colorate”. Dal New Age fino allo gnosticismo dei guru della Silicon Valley.

Al confine con una prosa narrativa, questo saggio va affrontato come si affronta un noir in letteratura e un thriller nel cinema. È una storia di intrighi, di scoperte, di ipotesi, di manipolazioni, ma è anche il racconto della nascita dell’ideologia progressista, a partire dai sogni e le utopie di Francis Bacon e Auguste Comte fino ai più recenti esperimenti di ingegneria sociale: il birth control e la teoria gender. Ultimo_Uomo_PennettaDietro questa meta-narrazione prometeica che ha fatto di tecnica e libertà un unico concetto, si manifesta la creazione di un grande dispositivo di dominio e di controllo sociale. L’obiettivo è l’invenzione di un modello antropologico del tutto nuovo».

Dalla prefazione all’Ultimo Uomo, di Lorenzo Vitelli: «Grande protagonista, come al solito del resto, sono gli Stati Uniti d’America, questa terra di contrasti divenuta simbolo della modernità senza volerlo, abitata da un popolo pragmatico ma ancora incastrato in un limbo “infantile”, tanto ingenuo che durante il programma radiofonico War of the worlds del 1938, in cui Orson Welles finse di descrivere un’invasione aliena, il New Jersey cadde completamente nel panico. Questa innocenza, frammista ad un forte senso di idealismo, ha reso gli americani più creduloni degli europei, attaccati – in una società profondamente materialista – a dei nuovi feticci panteistico-religiosi (che sia il New Age o la Chiesa di Scientology frequentata da buona parte dello star system hollywoodiano), allo shintoismo e al taoismo, ai culti acquariani e quanti altri derivati che convincono, per prima, quella power élite (oggi radicata nella Silicon Valley) ai vertici dei più grandi mezzi di comunicazione del globo, e determinata a portare avanti un’idea del mondo inaugurata dall’opera di Malthus».

Gli amici che si trovano a Roma e dintorni sono invitati alla presentazione del libro che si terrà giovedì prossimo, 10 novembre alle 18,30 al cinema – teatro Quirinetta, in via Minghetti, 5, cui sarà presente  anche la giornalista Costanza Miriano.

Redazione


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