23/02/2017

Marco Pannella: un nuovo santo(ne) della Chiesa cattolica?

Marco Pannella sarà presto canonizzato dalla Chiesa cattolica? Al momento pare ne sia stata dichiarata l’eroicità delle virtù, il primo passo per salire all’onore degli altari.

Almeno così sembra, ascoltando l’intervento che mons. Vincenzo Paglia (vedere video sotto) ha tenuto lo scorso 17 febbraio nella sede del Partito Radicale.

L’occasione è stata la presentazione del libro “Una libertà felice”, che racconta la vita di Pannella. Una vita, come si evince dalle parole di Paglia, esemplare, da prendere a modello.

Non certo come le esistenze tristi di quei signori e quelle signore dai visi inespressivi che manifestano contro l’aborto davanti alle cliniche dove viene praticato. Il copyright di “visi inespressivi” – lo ricordiamo – è di un collega di Paglia, un prelato che interpreta a modo suo la Parola di Dio, visto che per lui Sodoma venne salvata da Dio. Ma tant’è, oggi l’ignorare  certi fondamenti è divenuto un merito (chiedere al ministro Valeria Fedeli).

Oltretutto, il suddetto monsignor Paglia, già vescovo di Terni dove ha dato prova di grandi capacità amministrative, ora si trova a capo della Pontificia Accademia per la Vita, istituto che non si sa più cosa sia e di cosa si occupi: probabilmente, visti gli ultimi sviluppi, sta per diventare una succursale del Partito Radicale. Chissà se presto non dovremo mettere la foto di Pannella, al posto del crocifisso.

Mons. Vincenzo Paglia

Ciascuno può sentire con le sue orecchie, le parole pronunciate da Paglia. Da cattolico le trovo scandalose e non posso dire di sentirmi rappresentato da chi le ha pronunciate. Ma qualsiasi essere umano dotato di buon senso, appartenente a qualsiasi religione, sarà quanto meno stupito davanti a un monsignore vaticano che fa l’elogio di un politico resosi responsabile della distruzione della società italiana e dell’omicidio di milioni di vite umane.

Per Paglia, il leader radicale ancora oggi ci aiuterebbe “a sperare nonostante la quotidianità ci metta a dura prova”. Non solo. Il suo amico Marco sarebbe l’ “ispiratore di una vita più bella non solo per l’Italia, ma per questo nostro mondo, che ha bisogno più che mai di uomini che sappiano parlare come lui... io mi auguro che lo spirito di Marco ci aiuti a vivere in quella stessa direzione”.

Ebbene, lo abbiamo già scritto in occasione della sua morte, ma qui occorre ripeterlo.

Pannella è stato artefice della legge sul divorzio. Certo, oggi nella Chiesa molti considerano il divorzio un titolo di merito, ma noi che viviamo nella vita reale e non dobbiamo piacere ai poteri forti che dominano il mondo sappiamo bene invece che lo sfascio delle famiglie è un dramma per tutti, specialmente per i bambini.

Ma dei bambini a Pannella importava poco. Per il monsignore vaticano il leader radicale si è sempre speso per gli ultimi?  In Italia almeno 6 milioni di bambini sono stati barbaramente ammazzati nel grembo materno da quando hanno approvato l’infame legge sull’aborto. Legge alla quale Pannella ha dato un contributo decisivo e che anzi avrebbe voluto ancor più permissiva. Però si sa, dire che l’aborto è un omicidio, un vero e proprio genocidio, un olocausto perpetrato verso i più innocenti e gli ultimi tra gli ultimi non è chic e il potere non ama questo genere di discorsi. Del resto non esiste alcuna lobby di bambini sopravvissuti all’aborto in possesso di mezzi finanziari tali da far ricordare la strage dei loro coetanei…

Una donna di profonda spiritualità, come chi l’ha fatta arrivare in Parlamento

Marco Pannella poi è stato in Italia uno dei simboli della liberazione sessuale: contraccezione, pornografia, sesso libero, perversioni varie (anche la pedofilia) hanno sempre trovato in lui e nel suo partito dei coriacei difensori. Eppure Paglia ha parlato del leader radicale come di un uomo di grande spiritualità: sarà forse per aver portato in Parlamento, pagata da noi cittadini, Ilona Staller, in arte Cicciolina, una porno star di profonda, profondissima spiritualità. 

E vogliamo poi parlare della battaglia di Marco Pannella per la liberalizzazione delle droghe?

Paglia ha anche aggiunto che la morte di Pannella è una grave perdita per il nostro Paese: forse perché non ha potuto combattere a fianco di chi sta per approvare l’eutanasia, altro tema sul quale molti vorrebbero sentire più forte e chiara la condanna di certi monsignori.

Però in una cosa Paglia ha detto il vero: “Il Marco pieno di spirito continua a soffiare”. Siamo d’accordo. Sentiamo quest’aria fetida ovunque e constatiamo che alcuni in Vaticano ne sono felicemente pieni.

Prendiamo atto che molti non credono più in Dio, anche uomini di Chiesa, e sono passati, armi e bagagli, dalla parte del nemico. 

Ma chi ancora conserva la fede sa con certezza che Nostro Signore c’è, nonostante a volte sembri “dormire sulla barca”. Al momento opportuno interverrà, come fece con i mercanti nel Tempio. Nel frattempo i Cattolici sono chiamati a resistere: il marchio della bestia in fronte non ce lo faremo mai mettere!

Federico Catani



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