25/07/2014

Rai 2, prof. lesbica, Oliviero Toscani – Cristianofobia avanza

La cosiddetta “cristianofobia” non si riscontra esclusivamente dall’altra parte del mondo, nei paesi che vengono ancora definiti in via di sviluppo: è un fenomeno invece molto presente anche nell’Occidente, anche in Italia.

Spiega così l’Avvocato Gianfranco Amato la deriva a cui siamo giunti.

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Oggi sembriamo assistere ad una preoccupante deriva cristianofobica non solo a migliaia di chilometri di distanza dal nostro Paese. L’odioso fenomeno della persecuzione dei cristiani non riguarda – purtroppo – solo la tragedia che si è abbattuta sulla comunità irachena di Mosul. In modi e forme diverse è presente anche nei Paesi del cosiddetto mondo occidentale che ama definirsi civilizzato. Anche a casa nostra cominciano a profilarsi i primi inquietanti segni di un inspiegabile odio anticristiano. Basta citare l’atto sacrilego compiuto al Concerto del Primo maggio dell’anno scorso, il video sul matrimonio gay tra Gesù e San Pietro andato in onda su RAI 2, le velenosissime polemiche contro le scuole d’ispirazione cattolica seguite al caso artatamente montato dell’Istituto del Sacro Cuore di Trento, e, da ultimo, le farneticanti esternazioni radiofoniche dell’ineffabile fotografo Oliviero Toscani.

Tutto questo odio gratuito rischia di alimentare nell’opinione pubblica un clima davvero pesante. Il punto è che i cristiani non possono tacere, subire supinamente, restare passivi e inerti di fronte a questa preoccupante escalation. L’ultima sortita del noto fotografo, in particolare, non si può davvero tollerare. Toscani è arrivato a definire la Chiesa un «club sadomaso», «la più grande invenzione omosessuale che sia mai esistita, i cui appartenenti si vestono da donna», l’attuale Sommo Pontefice un «vecchio banale», San Giovanni Paolo II un «assassino», e si è lasciato andare ad una serie di incredibili espressioni ingiuriose nei confronti del crocefisso, delle statue di santi e degli angeli negli altari definiti «bambini nudi che volano», con riferimento ad un particolare “gusto” sessuale (allusione neppure molto velata alla pedofilia).

Per questi motivi, i Giuristi per la Vita e Pro Vita Onlus hanno deciso di presentare una denuncia-querela alla Procura della Repubblica di Roma il reato di offesa ad una confessione religiosa mediante vilipendio di persone, previsto e punito dall’art.403 del Codice Penale, ed il reato di offesa ad una confessione religiosa mediante vilipendio di cose, previsto e punito dall’art.404 del Codice Penale.

Scarica il testo della denuncia!

Gianfranco Amato

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana

 

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