16/05/2014

Sperimentazione su feti umani: l’abominio dello scientismo

“Che ne sai dell’aborto?”, il libro dei coniugi Willke raccoglie, nelle more dei suoi innumerevoli capitoli, anche la recensione di una serie di agghiaccianti testimonianze di esperimenti su feti vivi.

I deliri della scienza che, con l’alibi della ricerca, tutto crede di potere. Quelli riportati sono veri e propri esperimenti su persone, così cruenti da travalicare ogni orizzonte della più torbida fantasia di un regista horror.

Sembrano cose relegate ad un passato relativamente lontano ma di certo non riproponibile: pensiamoci bene però. Tutte le sperimentazioni sugli embrioni, il marchio a codice a barre ed altre storture rispetto alla natura, cosa sono?

 

Ne riportiamo un estratto emblematico.

“Era ripugnante vedere feti umani vivi (bambini prematuri) messi sotto ghiaccio mentre cercavano ancora di muoversi e di respirare per poi essere inviati rapidamente ai laboratori”

Questo avveniva presso il Magee-Womens Hospital di Pittsburg e la dottoressa chiese di essere esonerata dal prestare la sua opera per gli aborti procurati.

La sua richiesta “fu respinta ...  con minacce di licenziamento, intimidazioni, restrizioni nei compiti assegnati ecc....”

Alla fine lasciò il lavoro.

(Testimony, Mrs W. Pick, anestesista, Pennsylvania. Abortion Commision.

The Pittsburg Catholic, 17 marzo 1972)  

 

–     I ricercatori del Medical Center dell’Università del Colorado a Denver hanno usato più di 114 prematuri per i loro esperimenti sulla mandibola. Tutti i bambini abortiti sono stati uccisi prima di essere utilizzati per gli esperimenti.

(Am. J. Anatomy, Vol. 131, 1971)

 

– I dottori Laphom e Marksberry hanno riferito di aver prelevato il cervello di feti umani e di averlo mantenuto in vita per ben 5 mesi in coltura. I donatori sono stati uccisi.

(Science, Agosto 1965)   

 

–    Il dottor Ammann dell’Università della California ha trapiantato il timo dei feti umani in due bambini. Entrambi i donatori sono stati uccisi.

(Time Magazine, 28 febbraio 1972, p. 54)

 

– Presso la Dalhousien University di Halifax, Nova Scotia, i reni dei bambini abortiti vengono utilizzati per lo studio delle malformazioni renali. I bambini donatori vengono uccisi.

(British Medical News,2 Aprile 1973)

 

–   Il dr. Goodlin della Stanford University, California, ha condotto esperimenti comprendenti “L’apertura della cassa toracica di un feto umano ancora in vita (neonato) al fine di osservare l’azione del cuore....” sono stati utilizzati soggetti anche di 24 settimane.

(Sworn testimony to Mary Swedsen 1° giugno 1972)

Redazione

 

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