07/10/2016

Aborto: il tradimento del Governo conservatore polacco

Il governo ed il parlamento polacchi fanno marcia indietro sul tema dell’aborto.

Nonostante le 600.000 firme raccolte in tutto il Paese e le promesse fatte, il partito conservatore Diritto e Giustizia (PiS) ci ha ripensato.

A quanto pare, le manifestazioni di piazza dei gruppi femministi (e chissà, forse pure qualche pressione internazionale da parte degli amici europei e d’oltreoceano), hanno indotto l’esecutivo ed i parlamentari a respingere la proposta di legge di iniziativa popolare volta a rendere illegale l’aborto in ogni caso, senza se e senza ma.

Jaroslaw Kaczynski, leader del PiS, ha dichiarato che il suo partito «è e sarà sempre dalla parte della vita, ma l’impatto del divieto di aborto può essere contrario ai risultati desiderati». Si è dimenticato però di spiegare quale sarebbe questo impatto così deleterio per i risultati desiderati...

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Nella Divina Commedia il Cocito è il lago ghiacciato, posto in fondo all’Inferno, dove finiscono i traditori

«Noi rispettiamo tutte le voci e le opinioni sull’aborto» – ha affermato la premier Beata Szydlo -, che per nascondere il tradimento ha annunciato un programma di sostegno alle famiglie con i bambini portatori di handicap. No, cara signora Szydlo, non è possibile rispettare tutte le voci. Stiamo parlando di un omicidio. Di un omicidio perpetrato su una persona (il bambino) innocente e indifesa. Lei rispetterebbe tutte le voci in merito al terrorismo? Per lei sono sullo stesso piano i criminali dell’Isis e le suore che prestano aiuto agli ammalati negli ospedali? Da polacca, rispetterebbe allo stesso modo le idee di Stalin o Hitler con quelle di Madre Teresa? Abbia allora il coraggio di dire che né lei né gli uomini del suo governo e del suo partito credono davvero che l’aborto è un abominevole delitto, sempre ingiustificabile, pure nei casi di stupro, malformazione o pericolo per la salute della mamma. Abbia la decenza di riconoscere che la vostra è una vigliaccata. Come diceva lo scrittore Ezra Pound, «se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le proprie idee, o non vale niente lui o non valgono niente le sue idee»... Con la vita umana non si gioca.

La Polonia sarebbe potuta diventare faro di civiltà in Europa e nel mondo. Avrebbe potuto salvare migliaia di vite innocenti, spezzate violentemente nella pancia delle loro madri solo perché “difettose” o indesiderate. L’esempio polacco avrebbe potuto dare forza e coraggio a milioni di pro-life in tutto il mondo, spingendo altri governi a salvare altri milioni di bambini.

I cosiddetti conservatori del PiS, però, hanno deciso di non disturbare il grande manovratore. Controcorrente sì, ma solo fino ad un certo punto. Sappiano però che i tradimenti si pagano cari. E che il castigo si abbatte più duramente su chi, pur avendo avuto molto, ha rinnegato la propria vocazione.

Federico Catani

Fonte: Ansa

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