22/08/2015

Aborto, rito sacro per i satanisti

Molti non non credono all’esistenza del  diavolo, perciò non dirò che l’aborto è la sua più bella invenzione.

Non si può non credere, però, all’esistenza dei satanisti e delle sette sataniche, che – in modo più o meno nascosto – compiono atti e celebrano riti in cui si sparge sangue, si fa uso di droghe, si pratica sesso orgiastico e violento, e spesso si configurano svariate fattispecie di reati .

Le “mission” descritte nei siti delle sette sataniche, del resto, sono dichiaratamente pro-choice, per la libera scelta delle donne: esse sole sono padrone del proprio corpo (si veda ad esempio il Satanic Temple).

LifeNews racconta proprio la testimonianza di  un ex satanista, Zachary King, che ha rilasciato un’intervista al Lepanto Institute.

Sta addirittura scrivendo un libro, “Abortion is a Satanic Sacrifice”, in cui racconta come i riti satanici si incentrino sul togliere la vita. E su come il massimo tributo al diavolo è quello di offrirgli un bambino con un aborto. Tant’è vero che lui stesso, sin da adolescente, nei suoi 26 anni di culto del maligno ha partecipato a 141 cerimonie orchestrate intorno a una donna incinta (di 9 mesi) su un lettino ginecologico, che iniziavano con un’orgia e spesso finivano con atti di cannibalismo.

King ha anche spiegato come le sette sataniche abbiano amici potenti tra i tutori dell’ordine e tra i politici e gli amministratori delle città in cui lui ha vissuto queste esperienze, e soprattutto tra i medici, e i paramedici che lavorano nelle cliniche dell’aborto. Tanto che a volte i riti si celebravano dentro cliniche abortiste.

Chi sa l’inglese può leggere ulteriori dettagli cliccando sul link di sopra.

A me non sembra il caso di entrare nello specifico, anche perché io al demonio ci credo e ne ho parlato anche troppo ( e la foto che ho scelto parla da sé).

Solo una piccola nota: in una delle sue prime esperienze, King si è rivolto ad un adepto anziano esprimendogli la sua preoccupazione circa il fatto che uccidere un bambino fosse illegale.

L’anziano gli risponde: “Non ti preoccupare, finché è dentro, nel grembo, è perfettamente legale“.

Francesca Romana Poleggi

 

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