31/03/2015

Consiglio d’Europa contro la tratta degli organi umani

E’ di qualche giorno fa la stipula della “Convenzione del Consiglio d’Europa contro la tratta degli organi umani“. Il 25 marzo a Santiago de Compostela 14 Stati hanno firmato la Convenzione, che entrerà in vigore non appena riceverà 5 ratifiche (inclusi almeno 3 Stati membri del Consiglio d’Europa).

Il traffico degli organi è una vera e propria piaga globale che produce profitti enormi e un livello di sfruttamento tra i più alti al mondo, anche secondo Thorbjørn Jagland, Segretario Generale del Consiglio d’Europa. Bioedge ci dà un’idea delle proporzioni di questo business: un giovane dell’est d’Europa può vendere un rene per circa 2,500 euro; in Ucraina ci sono casi di persone riceventi che hanno pagato fino a 200mila euro; si stima che il traffico di organi umani produca illegalmente 1,2 miliardi di dollari di profitto ogni anno.

Per questi motivi, benché la tratta di organi sia già illegale in numerosi paesi, la Convenzione invita gli Stati a rafforzare le misure e a rendere il prelievo illecito di organi infrazione penale, in particolare: quando il prelievo venga realizzato senza il consenso libero, chiaro e specifico del donatore vivo o deceduto, o nel caso di un donatore deceduto, senza che il prelievo sia autorizzato in virtù del diritto di un paese; quando in cambio di un prelievo di organi, il donatore vivo ottenga profitti o vantaggi, oppure quando li ottenga una terza persona (poco importando a questo fine se il donatore sia vivo o deceduto). Infine la convenzione mira a punire anche chi coopera in qualche modo alla tratta degli organi, visto che sovente si tratta di grandi “reti” organizzate, e a proteggere le vittime dallo sfruttamento.

BludentalAnche l’Italia figura tra i paesi firmatari, insieme a Albania, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Grecia, Lussemburgo, Norvegia, Moldavia, Polonia, Portogallo, Spagna, Turchia e il Regno Unito. Ci auguriamo che questo strumento di cooperazione internazionale possa arginare questa terribile pratica di commercializzazione del corpo umano ... in attesa che altre pratiche di commercializzazione del corpo umano (fecondazione artificiale e connesso commercio di gameti, l’utero in affitto) possano essere destinatarie di risposta sanzionatoria altrettanto severa.

Redazione

 

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