25/02/2013

Cuomo e la legge sull’aborto tardivo

Il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, sta facendo i ritocchi finali a una legge che presto potrebbe estendere il diritto all’aborto “tardivo”.

La proposta, di cui scrive il New York Times nonostante non sia ancora stata presentata al parlamento statale, prevede la possibilità di interrompere la gravidanza dopo la 24esima settimana di gestazione, quando questa rappresenta una minaccia per la salute della donna, o nei casi in cui si riscontrano gravi problemi nel feto.

Al momento, chiarisce il quotidiano, l’aborto nello Stato è permesso dopo la 24esima settimana di gestazione, solo se la donna è in pericolo di vita.

La proposta di Cuomo, che andrà anche approvata dal Senato a maggioranza repubblicana, permetterebbe inoltre di praticare l’aborto non solo ai medici professionisti, ma anche a figure professionali specializzate.

Se dovesse passare il progetto di legge, l’aborto verrebbe poi cancellato dal codice penale dello Stato, e verrebbe regolato dal codice per la salute.

L’iniziativa del governatore, già preannunciata in agenda nel dicorso di inzio anno dello stato dello Stato, rientra in un dibattito che sta dividendo l’America e che si muove a partire dalla storica sentenza del caso Roe contro Wade, pronunciata dalla Corte Suprema nel 1973, che ha messo in discussione tutte le leggi statali al tempo in vigore sul tema. Proprio lo scorso 21 gennaio, alla vigilia del quarantesimo anniversario della sentenza, il Wall Street Journal ha pubblicato un sondaggio condotto in collaborazione con Nbc News, secondo il quale per la prima volta nella storia la maggioranza degli americani sarebbe pro aborto. Mentre gli attivisti per i diritti delle donne sperano di poter cantare vittoria, gli oppositori pro life hanno etichettato la proposta di Andrew Cuomo come l’Abortion Expansion Act, legge per la diffusione dell’aborto.

Anche le alte sfere della Chiesa sono intervenute, con il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York nominato tra i “papabili”, che qualche settimana fa ha scritto una lettera al governatore dicendo che “difficlmente riusciva a pensare a una legge meno necessaria e più pericolosa”.

N. R.: I nemici della Chiesa e della Vita sono in tutti i partiti. Siamo con l’Arcivescovo Dolan e ricordiamo l’affermazione di S.E. Il Cardinale di Cracovia, Stanislaw Dziwisz “«La Chiesa insegna chiaramente che i cattolici sono obbligati a non accettare il compromesso, ma a puntare alla protezione totale della Vita»

Fonte: America Oggi

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