Il governo della Repubblica Ceca rifiuta l’eutanasia.
Il vice Primo Ministro, Pavel Belobradek, e il Ministro dell’industria e del commercio, Jan Mladek, hanno commentato il fatto anche su Twitter dicendo che i partiti di governo intendono rispettare l’accordo di coalizione.
I socialdemocratici (CSSD), il partito ANO, e la Democrazia Cristiana (KDU-CSL), infatti, hanno promesso di non avallare alcun provvedimento legislativo che sia incompatibile con la tutela della vita dal concepimento fino al suo termine naturale. Perciò niente eutanasia. Ogni tanto una buona notizia...
Il disegno di legge è stato presentato da sei deputati. Secondo la proposta, l’eutanasia sarebbe possibile solo per le persone in condizioni di salute senza speranza che ne abbiano fatto esplicita richiesta. Una commissione speciale dovrebbe decidere caso per caso se queste condizioni sono soddisfatte.
Dopo il parere negativo del Governo, la decisione finale spetterà al Parlamento.
Il Ministro dell’Agricoltura, Marian Jurecka, ha sottolineato che la strada da percorrere è quella del potenziamento delle cure palliative di alto livello: la cura amorevole e la solidarietà sono la migliore soluzione per l’accompagnamento dei malati terminali.
Un simile progetto di legge era stato respinto dal Senato ceco nel 2008. Recentemente la questione è tornata alla ribalta da quando, lo scorso anno, un infermiere aveva confessato di aver ucciso sei pazienti con massicce dosi di potassio, al fine di diminuire il suo carico di lavoro.
Secondo il Prague Daily Monitor, il governo ritiene che non sia opportuno per la Repubblica Ceca seguire l’esempio dei Paesi del Nord Europa in cui l’eutanasia è legale, dove si verificano continuamente casi di evidenti abusi, per sgomberare letti di ospedale, o casi di membri della famiglia che spingono per l’eutanasia per ragioni dubbie, o casi impuniti di mancato rispetto delle condizioni previste dalla legge (vedere ad esempio qui: i casi di Olanda e Belgio sono tristemente significativi).
Redazione
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