24/11/2015

Eutanasia – Le pressioni della Navarra sulla Spagna

L’eutanasia è un tema sempre più all’ordine del giorno in campo bioetico.

In Spagna si sta aprendo la falla nella diga, che provocherà drammatiche conseguenze. Ne abbiamo parlato qui.

Apprendiamo ora da Actuall che lo scorso 19 novembre il Parlamento locale della Navarra (regione storicamente conservatrice e cattolica) ha approvato una risoluzione con cui sollecita il Governo spagnolo a modificare l’art. 143 del Codice Penale, per depenalizzare eutanasia e suicidio assistito. A favore hanno votato le formazioni di sinistra, mentre si è opposto il centro-destra.

Un secondo punto della sopramenzionata risoluzione si rivolge invece al Governo regionale e chiede di elaborare e sviluppare una “Ley Foral” (legge locale) che disciplini il diritto al suicidio assistito e all’eutanasia. Si noti bene: si parla di “diritto” ad essere uccisi.

In un terzo punto, invece, si è chiesto all’esecutivo di Navarra la piena attuazione della legge regionale 8/2011 del 24 marzo, relativa ai diritti ed alle garanzie da assicurare a tutela della dignità dell’individuo in fase terminale, con particolare riferimento all’art. 27, quello relativo ai Comitati di Etica Assistenziale.

I firmatari della proposta hanno difeso la necessità “disciplinare legalmente il diritto delle persone di scegliere in merito alla fine della loro vita, così come di legalizzare l’eutanasia e il suicidio assistito per i malati terminali che liberamente desiderano porre fine ad una sofferenza che percepiscono come intollerabile”.

Inoltre, i proponenti hanno sottolineato che, nonostante l’ampio appoggio dell’opinione pubblica in merito alla “morte degna”, l’eutanasia in Spagna continua ad essere considerata un delitto. Il che favorisce una vera e propria proliferazione di pratiche eutanasiche clandestine e di viaggi all’estero, in quei Paesi – come Svizzera, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo – dove è possibile scegliere il modo in cui porre fine alla propria esistenza, secondo il principio in base al quale se ciascuno è degno di vivere, deve essere altrettanto degno di morire come meglio crede. Le medesime argomentazioni utilizzate ad ogni latitudine per introdurre leggi contrarie alla vita.

Noi però abbiamo già segnalato (vedi qui) che negli Stati in cui l’eutanasia è stata legalizzata ormai da anni, si è perfettamente realizzata la teoria del piano inclinato e oggi si uccide a richiesta chi è semplicemente stanco di vivere, o – peggio – chi non ha dato alcun consenso. Un monito anche per l’Italia.

Redazione

 

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