09/01/2016

Famiglia – Commissione UE come il regime cinese: no petizioni

In Europa le petizioni popolari a difesa della famiglia e della vita non sembrano molto gradite.

La democrazia e la presunta “sovranità popolare”, si sa, vanno bene nei discorsi di propaganda, ma se toccano determinati interessi di determinate lobby, allora non contano nulla.

Stando a quanto riporta AgendaEurope, la Commissione europea ha intenzione di rivedere le norme per la presentazione di petizioni popolari con lo scopo di bloccare ed ostacolare quelle finalizzate a tutelare la famiglia naturale.

Nella riunione tenutasi il 9 dicembre, i commissari hanno ricevuto l’iniziativa Mum, Dad & Kids, volta a ribadire in sede UE che la famiglia è solo quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna (vedi anche qui). L’iniziativa è il risultato degli sforzi di una coalizione di organizzazioni pro-life e pro-family, molte delle quali nel 2012 avevano presentato un’altra petizione, a difesa degli embrioni, One of Us, che poi è stata scandalosamente ignorata.

Ebbene, come si può leggere nel verbale della seduta, il collegio dei commissari ha espresso la sua preoccupazione per iniziative simili e ha deciso che il meccanismo previsto dal Trattato di Lisbona va rivisto al più presto, nel corso del 2016.

Secondo i membri della Commissione, l’esperienza ha dimostrato che “le iniziative dei cittadini non sempre fanno avanzare il progetto europeo, ma piuttosto tendono a riguardare questioni estremamente controverse, dettate dall’emotività, interessanti per delle minoranze, ma non per la stragrande maggioranza dei cittadini europei e, in ultima analisi, causa di euroscetticismo.

A fronte di tale situazione, il collegio “ha sottolineato che, nell’attuale contesto europeo, la Commissione dovrebbe prendere nota delle conseguenze politiche che questo meccanismo di partecipazione può avere a lungo termine”. In pratica, per la Commissione non è bene agevolare la partecipazione dei cittadini. O, meglio, di alcuni cittadini. famiglia_utero-in-affitto_gender_Mum-Dad_Kids_UE_famiglia

Il presidente Juncker ha voluto mettere in chiaro che l’ammissione dell’iniziativa Mum, Dad & Kids non implica l’approvazione del suo contenuto, ma fa solo parte della normale procedura. Questo è ovvio e non si capisce il motivo per cui si sia sentito il bisogno di sottolinearlo... Juncker ha messo già le mani avanti, incurante dei cittadini europei che appoggeranno la petizione.

Non si può fare a meno di registrare l’assoluta mancanza di neutralità da parte della Commissione nel trattare iniziative non di suo gradimento. Infatti, lo stesso 9 dicembre, è stata ammessa anche una petizione a favore dei rifugiati. Ebbene, mentre ai promotori di quest’ultima i commissari hanno permesso di iniziare a raccogliere le firme a partire da gennaio, dando loro la possibilità di avere maggior tempo a disposizione, a Mum, Dad & Kids ha imposto invece di iniziare dal 15 dicembre.

Insomma, parafrasando una celebre battuta del film “In nome del papa re” di Luigi Magni, in una ipotetica partita a carte, se ci troviamo di fronte ai Commissari europei dobbiamo sapere che il mazzo lo fanno loro, avendo tutti gli assi. E quando non ce li hanno sono pronti a barare.

Federico Catani

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