16/06/2015

Gender all’UE: le contraddizioni della relazione Noichl

Ancora una considerazione a proposito della relazione Noichl, che abbiamo analizzato e criticato già in altre occasioni per essere intrisa di ideologia gender e omosessualismo, ben camuffati dietro l’istanza di parità tra uomo e donna.

La commissione FEMM è la Commissione del Parlamento Europeo dedicata ai diritti della donna e all’uguaglianza di genere .

Anch’essa elabora relazioni, iniziative e risoluzioni che non sono giuridicamente vincolanti per gli Stati membri, ma che comunque rappresentano un forte messaggio politico.

Tra queste, la relazione d’iniziativa di Maria Noichl sulla strategia dell’Unione Europea per la parità tra donne e uomini è stata adottata il 9 giugno 2015 a Strasburgo. Questo documento mostra gravi carenze e contraddizioni e non serve la causa delle donne, né gli obiettivi dell’Unione Europea. L’Associazione “Europa per la famiglia”, creata quest’anno, auspica che il Parlamento europeo induca la Commissione FEMM a pronunciarsi solamente e chiaramente sulla parità fra e uomo e donna, nel rispetto del principio fondamentale della sussidiarietà nei confronti degli Stati membri.

Bludental

Nei fatti, “Europa per la Famiglia” ha analizzato il rapporto Noichl su un piano giuridico e statistico e ha scoperto che:

 – il 48% dei punti del Rapporto Noichl sono in diretta contraddizione con il principio comunitario di sussidiarietà;

– Il 35% dei punti sono «fuori tema» per quanto riguarda il tema della relazione: strategia sulla parità tra uomini e donne dopo il 2015;

 – il 42% dei punti dimostrano una discriminazione aperta verso gli uomini;

– il 17% dei punti comporta seri rischi di restrizioni alla libertà di espressione dei media, alla libertà di educazione ed alla libertà nel contesto di accordi contrattuali;

– 7 considerazioni introducono elementi pseudo – scientifici non dimostrabili ed accuse infondate.

Prima del voto, Europa per la famiglia aveva invitato tutti i deputati a respingere la relazione Noichl sul terreno della sussidiarietà.

Anche se adottata da 341 membri del Parlamento, va detto che 402 membri del Parlamento non hanno votato a favore del documento: 281 hanno votato contro, 81 si sono astenuti e 40 erano assenti.

Toni Brandi

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