17/07/2015

Gender e omosessualismo: la lezione africana

Il colonialismo ideologico del gender e dell’ideologia omosessualista non solo invade l’Occidente, ma spande i suoi miasmi anche nei paesi in via di sviluppo.

Del resto l’ONU e compagnia cantante non sono nuove alla politica “food for sex” (scandalo che nel 2006 venne immediatamente insabbiato).

Quello che in piccolo facevano i funzionari che offrivano aiuti “umanitari” ai ragazzini e alle ragazzine, in cambio di prestazioni sessuali, viene di fatto attuato in larga scala, anche a livello governativo, quando le agenzie ONU o i Governi occidentali offrono aiuti in cambio di contraccezione, aborto, matrimonio gay...

Ne abbiamo più volte parlato, anche grazie agli interventi pubblici coraggiosi del Cardinal Sarah.

Bludental

Recentemente Corrispondenza Romana ci ha offerto vari stralci del comunicato “La nostra posizione su matrimonio, famiglia e società umana”, emanato dalla conferenza episcopale della Nigeria. Il suo Presidente, S.E. Mons. Ignatius Ayau Kaigama (foto di dominio pubblico, di Josef Simons), ha denunciato: «La recente crescita dell’attivismo LGBT, il voto popolare nella Repubblica d’Irlanda e la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti tenderà a provocare un notevole e rapido cambiamento nell’opinione pubblica circa la natura e il significato del matrimonio e della famiglia, come è stato conosciuto da millenni. Questo, in molti paesi, ha portato inevitabilmente a potenti manovre legislative e giudiziarie volte a ridefinire il matrimonio al fine di includere il “matrimonio omosessuale”. Noi vogliamo affermare che questa è una situazione triste, ingiusta e deplorevole basata in gran parte su una percezione distorta della legge naturale, la volontà di Dio e la natura umana».

E prosegue: «Canada, Spagna, Francia, Regno Unito, Irlanda e, più recentemente, gli Stati Uniti d’America sono alcuni dei paesi che hanno intrapreso questa strada. Sono nazioni che innegabilmente hanno influenza culturale, sociale ed economica su molte nazioni africane, tra cui la Nigeria. (…) aprendo così la porta al marciume della cultura / sottocultura omosessuale all’interno della loro società».

 «Queste nazioni producono anche grandi quantità di contenuti mediatici che sono consumati nel nostro Paese e nel nostro continente, così come gran parte del materiale educativo usato nelle nostre scuole. Inoltre questi Stati offrono generosi aiuti umanitari a varie istituzioni e progetti nel nostro paese e nel continente. In questo modo, il loro modo di vedere, i loro pensieri e tendenze vengono facilmente incorporati nel cuore della nostra società, influenzando molte persone, specialmente i giovani impressionabili».

I vescovi africani, inoltre, manifestano «preoccupazione per quanto riguarda la persistente e continua promozione e globalizzazione dello stile di vita omosessuale e lo sforzo per ridefinire il matrimonio, che è una visione distorta della sessualità umana, proveniente soprattutto dal mondo occidentale», e chiedono ai loro leader « di essere prudenti. Accettare questa tendenza occidentale approvando ufficialmente le unioni omosessuali o il “matrimonio omosessuale” sarà devastante e dannoso per la nostra nazione, la Nigeria, in quanto porterà alla decostruzione inevitabile della famiglia e della società in generale con altre serie ma negative implicazioni».

Redazione

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

 

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