11/07/2014

I figli di coppie gay crescerebbero meglio? Guarda i dati scientifici

I figli degli omosessuali sono felici? Per saperlo, è meglio intervistare i genitori, o i figli stessi?

E’ stata data – ovviamente – ampia risonanza, soprattutto dalla stampa anglofona (New York Times, The Guardian, Washington Post), al “più grande studio nel suo genere” che ha “dimostrato” che i bambini che crescono con due “padri” o due “madri” stanno bene quanto quelli che vengon su in famiglie normali, anzi, sono più sereni e più felici.

La notizia è déjà vu: già girava un anno fa quando il dottor Crouch, omosessuale militante, aveva diffuso i risultati provvisori dello Studio Australiano sulla Salute dei bambini in Famiglie Monoparentali (ACHESS, Australian Study of Child Health in Same-Sex Families), dell’ Università di Melbourne. Dato che ora sono imminenti le elezioni nello Stato di Victoria dove egli risiede, è tornato a rilanciare i risultati finali del suo studio, per sostenere il programma elettorale del partito pro matrimonio e adozione gay.

Chi conosce l’inglese può documentarsi da sé sull’ ACHESSDal punto di vista delle scienze statistiche il campione degli intervistati non è rappresentativo, e le regole seguite non sono valide.

L’indagine, infatti,  è stata condotta solo su 315 adulti, responsabili di 500 bambini (da 0 a 17 anni), che si sono offerti spontaneamente (quindi si sono auto selezionati), compilando dei questionari on line. Si basa su un campione auto-selezionato di persone che hanno compilato i questionari on line, diffusi da organizzazioni LGBT tra i loro adepti: in marketing  un campione di intervistati così selezionati si chiama “convenience sample” o “accidental” o “opportunity sample”: dicono i manuali che  il  ricercatore utilizzando tale campione non può scientificamente generalizzare i risultati sulla popolazione totale, perché non sufficientemente rappresentativo.  Inoltre  sono stati intervistati solo i “genitori”! Se si deve indagare sul benessere dei ragazzi, magari era più opportuno chiedere ai ragazzi stessi! 

Se si confronta l’ACHESS con il  Structures New Family Study  (NFSS) del professore di sociologia statunitense Mark Regnerus, vediamo che questo si basa sulla selezione casuale (non con la sorta di passa – parola usato dall’ACHESS) di oltre 15.000 americani di età compresa tra i 18 e i 39 anni (quindi lo studio è stato condotto sui figli, dopo che sono cresciuti); tra questi ne sono emersi 250 con esperienza di genitori gay o lesbiche, e le domande chiave della ricerca non sono state rivelate fino alla fine. I partecipanti all’ACHESS, invece, erano ben consapevoli della natura dello studio e il suo significato politico fin dall’inizio. Inutile dire che i risultati del NFSS, come anche quelli di altre ricerche, per esempio quelle del dottor Loren Marks (che potete vedere qui ) sono stati ben diversi: il grado di soddisfazione e di realizzazione nella vita delle persone cresciute in famiglie omogenitoriali è di gran lunga inferiore rispetto a quello delle persone cresciute, non solo in famiglie normali, ma anche con genitori single.

Francesca Romana Poleggi

Fonte: Mercatonet

 

 

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