Dalla stampa polacca ritagliamo alcune delle dichiarazioni di Andrzej Duda, il nuovo presidente della Polonia, che confermano la stima che avevamo riposto in un uomo che certamente è pro vita e pro famiglia.
Gli auguriamo di riuscire a tenere fede ai suoi principi anche nelle contingenze della politica che spesso inducono o impongono tristi compromessi.
Duda ha dichiarato apertamente che, se fosse stato al potere, non avrebbe mai ratificato la “Convenzione antiviolenza” (che purtroppo è stata ratificata nel aprile 2015 dal governo di Komorowski). Questa convenzione sostanzialmente introduce l’ideologia gender nelle scuole. In Polonia come in Italia, evidentemente. Sappiamo bene che la propaganda gender è surrettizia e dissimulata dietro intenti che all’apparenza sono nobili e condivisibili, come la prevenzione della violenza, la lotta al bullismo ecc.
Abbiamo già detto che – se fosse stato in suo potere – Duda avrebbe vietato la fecondazione artificiale che costa la vita a 8 bambini su 10.
Per questo è stato uno dei firmatari del disegno di legge che prevedeva la condanna fino a due anni di carcere per i medici che eseguono la fecondazione in vitro.
Duda è un uomo di principi profondi, proviene da una una famiglia antica, è stato definito un cattolico “intenso”, che crede nei valori tradizionali della Polonia. Valori come Dio, Dio vivo. Ha fatto del suo attaccamento alla Chiesa e alla fede uno dei temi della campagna elettorale.
In diverse occasioni ha dichiarato che il diritto fondamentale è il diritto alla vita, che l’urgenza principale dei nostri tempi è la tutela della vita, fin dal concepimento.
Il suo rivale, Komorowski, si dichiarava anche lui cattolico, e iniziava la maggior parte degli eventi cui partecipava con la Messa, ma ha sempre detto che “il presidente è il presidente del paese, non il presidente della coscienza dei polacchi”.
E Duda? In un’intervista a mons. Ireneusz Skubis sul settimanale “Domenica” quando gli viene chiesto come avrebbe potuto aiutare la famiglia, il candidato – a parte la promessa di vantaggi finanziari per i figli – ha promesso di “bloccare qualsiasi azione che fosse tesa a tagliare le radici, sulle quali è costruita società polacca – le radici della nostra fede. Questo vorrebbero alcune mode e ideologie estranee alla tradizione polacca, che vorrebbero costruire un “uomo nuovo”: come cattolico e come uomo, padre di famiglia, assolutamente non sono d’accordo “.
Duda crede profondamente anche alla missione della cultura in Polonia. Si oppone a quegli eventi pseudo-culturali, che “offendono i Polacchi, gli uomini e i credenti”.
Redazione