22/01/2017

Marcia delle Donne contro Trump e pro aborto

Noi siamo fermamente convinti che le donne che manifestano a favore dell’aborto, manifestano anche contro le donne.

Alla luce di questa nostra convinzione, riceviamo e pubblichiamo questa notizia dall’America, a proposito della Women’s March di Washington organizzata per oggi, 21 gennaio, all’indomani dell’insediamento del presidente Trump.

Nella giornata storica che segna l’insediamento del 45esimo presidente degli Stati Uniti , Donald J. Trump, non passa certo inosservata la frangia di chi contesta l’elezione del nuovo presidente.

Fra le componenti di questa “fazione” c’è il movimento delle donne contro Trump capitanato da Denise Hammond, organizzatrice di una marcia contro il neo eletto Presidente.

Fra i principi cardine di questo movimento compare la libera pratica dell’aborto e soprattutto la politica del controllo delle nascite.

Come è ben noto il nuovo presidente degli Stati Uniti è profondamente contro l’aborto (a tal punto da promettere la nomina alla Corte Suprema di giudici pro-life ed anti aborto).

nonostante ciò, inizialmente anche una folta rappresentanza di donne pro life aveva deciso di marciare contro l’elezione di Trump (per ragioni politiche, ovviamente differenti da quelle inerenti la pratica dell’aborto), ma è notizia recente di come tutti i gruppi ed i sostenitori dei movimenti pro life abbiano deciso di ritirare la propria partecipazione alle proteste.

In realtà pochi giorni fa è stata proprio la rappresentante del movimento “donne contro Trump” , Denise Hammond, a dichiarare apertamente come “nessuno membro del movimento pro life è benvenuto alla nostra marcia poiché noi siamo totalmente a favore dell’aborto”.  [Tra le altre  è stata respinta come non gradita anche la partecipazione di Abby Johnson, ex direttrice di una clinica Planned Parenthood, ora convinta anti abortista, ndR]

Secondo un recente sondaggio è emerso come 7 americani su 10 siano contrari alla pratica dell’aborto mentre circa 6 su 10 si sentano rappresentati dal termine “pro life” per ciò che concerne i temi inerenti la vita e l’aborto.

Ad ogni modo alcuni media americani di stampo cattolico (CRUX, National Catholic Report) si interrogano profondamente in queste ore sul profilarsi di una nuova stagione per il movimento pro life, diviso anche al suo interno sulle ragioni che hanno portato all’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti.

William Lepore

 


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