29/09/2014

Matteo Renzi e Conchita Wurst: gravissimo attacco alla nostra sovranità

Che ci fanno assieme Matteo Renzi , Marco De Giorgi (direttore dell’UNAR), Ivan Scalfarotto, Ulrike Lunacek e Conchita Wurst? Diciamo che -forse- vorresti fermarti un passo prima di scoprirlo ma, considerato il periodo, tali frequentazioni hanno poco del gossip e molto di sostanza.

Il 28 ottobre si terrà presso il Consiglio d’Europa a Bruxelles una conferenza contro la discriminazione degli omosessuali e dei transgender, apogeo del semestre italiano made in Renzi . E fin qui -uno potrebbe esser legittimato a pensare-, nulla di nuovo sotto il sole, solo l’ennesimo convegno in cui si parlano addosso con l’aggiunta questa volta di un pò di folklore musicale dovuto alla presenza dell’uomo travestito da donna con la barba che canta.

Purtroppo siamo talmente assuefatti da questo genere di iniziative da non renderci conto di quanto possano contribuire nell’effetto domino in atto.

Il programma della conferenza avrà ad oggetto di analisi principalmente le modalità attraverso le quali “le politiche di uguaglianza in differenti aree di competenza dell’Unione possono essere rafforzate e istituzionalizzate”. Fuori dal politichese ciò significa che si sta puntando a riconoscere come diritto inalienabile dell’uomo il matrimonio gay, raggiungimento del cui risultato comporterebbe l’accusa di discriminazione e razzismo per tutti gli Stati che non lo comprendono nel proprio ordinamento.

Bella mossa, questa, del buon Renzi che, zitto zitto, intende superare le resistenze nostrane per affidarsi all’ormai consumata strategia della cessione di sovranità, e responsabilità.

L’Europa lo chiede! E se non lo facesse, glielo ricordiamo noi... Dal presidente operaio al premier ventriloquo, il passo è breve...

Marika Poletti

 

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