26/09/2015

Omosessualismo all’UE – Attivista gay capo della FRA

Le lobby gay sono ben rappresentate nelle organizzazioni internazionali: è un dato risaputo e difficilmente contestabile che sono pervase da omosessualismo e ideologia gender.

L’Agenzia dei diritti fondamentali dell’UE (FRA) non fa eccezione.

Fondata nel 2007, la FRA aiuta le istituzioni dell’Unione e i suoi Stati membri a comprendere e superare gli ostacoli riguardanti i diritti fondamentali. Il suo operato, però, come del resto si può facilmente intuire visto il clima culturale in cui l’Europa vive, è alquanto controverso.

E per i suoi critici ora è giunta l’ennesima riprova del discredito che essa merita. Come riporta Agenda Europe, infatti, con la nomina a nuovo direttore di Michael O’Flaherty, la credibilità dell’Agenzia appare irrimediabilmente compromessa.

Non che l’altro candidato in corsa per la carica, Lousewies van der Laan fosse da meno.

O’Flaherty  è un ex sacerdote irlandese, non  un semplice attivista omosessuale, ma forse uno dei più attivi e radicali manipolatori e falsificatori di diritti umani al mondo.

Di questo ha dato varie prove. Come membro del Comitato dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite, ha giocato un ruolo importante nella redazione di pareri legali che definiscono l’accesso all’aborto come un “diritto” fondamentale delle donne. Inoltre è celebre per aver contribuito a redigere i Principi di Yogyakarta, documento internazionale per la protezione dei “diritti” delle persone LGBT ed il cui carattere ideologico e strumentale è molto chiaro.

In altre parole, si tratta di un attivista con un programma radicale, e non di un esperto imparziale e competente che possa avere una posizione oggettiva in tema di diritti umani.

Come già accennato, la FRA è stata sempre in mano alle lobby Lgbt. Tuttavia, il direttore che l’ha guidata finora, Morten Kjaerum, ha cercato di dare una parvenza di imparzialità. Con O’Flaherty come direttore, invece, nessuno sarà indotto in errore circa il fatto che l’Agenzia, anziché difendere i diritti umani, sta promuovendo un radicale programma a favore dei movimenti gay.

Redazione

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