03/12/2016

Planned Parenthood e gli aborti forzati in Cina

Reggie Littlejohn, presidente, Women Rights Without Frontiers, ha scritto una lettera aperta a Trump, chiedendogli di indagare su Planned Parenthood e di toglierle i finanziamenti pubblici

“Crediamo sia complice del controllo della popolazione coercitivo che avviene da più di 30 anni in Cina“, scrive Reggie.

E prosegue: “La politica del figlio unico (ora due bambini) è stata responsabile di centinaia di milioni di aborti e sterilizzazioni forzate e indicibili sofferenze umane. Mentre si pone come un ente che vuole assicurare alle donne la “libertà di scelta”, la International Planned Parenthood ha affiancato e supportato in modo assiduo e il programma di controllo della popolazione in Cina: e l’aborto forzato non è una scelta“.

Prosegue dicendo che in un anno gli aborti in Cina sono stati ben 23 milioni. “Ventitré milioni di aborti all’anno sono 63.013 aborti al giorno, 2625 aborti all’ora, 43 al minuto. La popolazione degli Stati Uniti è di circa 320 milioni, e si fanno circa  1 milione di aborti all’anno. La popolazione della Cina è quasi 1,4 miliardi, e si fanno circa 23 milioni di aborti all’anno. Pertanto la Cina, con quattro volte la popolazione degli Stati Uniti, ha 23 volte il suo numero di aborti. E insiste sul fatto che in Cina, l’aborto ha poco a che fare con la scelta della donna e l’aborto forzato continua anche sotto la nuova politica del secondo figlio.

Planned_Parenthood_aborto_cuore-battenteIl 22 luglio, 2016, per esempio, a una coppia del Guangdong è stato ingiunto di abortire a pena di perdere entrambi il posto di lavoro. La moglie era incinta di otto mesi. Il 28 ottobre 2016, la BBC ha intervistato una famiglia attualmente in clandestinità per dare alla luce il terzo figlio. Il padre ha dichiarato: “Se non fossimo in clandestinità, che ci avrebbero costretto ad avere un aborto”.

Da quando è stata creata la China Family Planning Association (CFPA),  nel 1980, la International Planned Parenthood Fereration  ha subito cominciato un’intensa collaborazione. `

Nei primi dieci anni, hanno creato un milione di filiali in Cina e mobilitato ben 94 milioni di persone addette alla pianificazione familiare  in tutto il paese.

La Cina è stato il secondo paese a diventare ufficialmente  membro qualificato della International Planned Parenthood Federation.

Oggi la International Planned Parenthood è ancora uno dei  principali partner della CFPA.

Nel 2009, il direttore generale  della Planned Parenthood, Gill Greer, ha detto che la politica del figlio unico  è  “molto favorevole per lo sviluppo della Cina sotto  vari aspetti“, tra cui i “servizi di assistenza sanitaria.”

In una lettera 2011 , l’ex  vice presidente esecutivo di Planned Parenthood, Norman Fleishman ha chiamato la politica del figlio unico  “un buon inizio per arginare popolazione mondiale“. In questo periodo sul suo sito web c’era scritto che Planned Parenthood  “sostiene l’attuale politica di pianificazione familiare del governo” e che il loro braccio cinese “gioca un ruolo molto importante nel programma di pianificazione familiare della Cina.

Nel 2013, a seguito di un cambiamento nella leadership cinese, Planned Parenthood ha descritto il suo incontro con il nuovo ministro cinese Li Kequiang e i progetti comuni di investimento tesi a “rafforzare il partenariato” tra la Cina e IPPF.

La International Planned Parenthood riceve i soldi dei contribuenti americani,  riceve fondi da altri governi, dal Fondo delle Nazioni Unite per la pianificazione familiare (UNFPA), e da privati. “Nella misura in cui gli Stati Uniti e altri governi occidentali finanzianola  IPPF, il sangue delle donne e dei bambini cinesi è sulle nostre mani“.

Redazione


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contro l’inerzia delle autorità di fronte alla mercificazione delle donne e dei bambini

 

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