09/07/2014

Polonia – Multato per essersi offerto di curare il bambino invece di procedere con un aborto

L’assurdità della lotta contro l’obiezione di coscienza arriva a condannare un famoso medico palesemente pro-life per non aver voluto interrompere una gravidanza.

Veniamo ai fatti: siamo in Polonia, più precisamente nel Holy Family Hospital di Varsavia ed il protagonista è il Professor Bogdan Chazan. Il medico si sarebbe rifiutato di eseguire un aborto su di un bambino con qualche malformazione che era stato concepito in vitro e che non stava creando alcun problema di salute alla madre. Chazan ha, invece, offerto la propria consulenza e le cure ospedaliere prima e dopo il parto.

Di fronte a questa risposta è scattata un’ammenda di 70.000 zloti (pari a circa 23.000 dollari) comminata da funzionari governativi che hanno sostenuto che il medico non avrebbe utilizzato in modo corretto la clausola di obiezione di coscienza: avrebbe dovuto, secondo loro, da subito dare alla paziente il nome di un medico abortista che eseguisse l’interruzione al posto suo.

Invece di prestare cure mediche, Chazan avrebbe dovuto fornire degli indirizzi di luoghi dove portare a termine quello contro cui lui ha giurato.

Tale impostazione è folle ed incostituzionale secondo l’associazione giuridica Istituto Ordo Iuris in quanto renderebbe un medico obiettore un mero passaggio, una sorta di segretario, che fissa un appuntamento per la donna da un collega con meno scrupoli di coscienza.

A ciò si aggiunge anche il fatto che non esistono liste pubbliche di medici obiettori od abortisti: il medico pro-life dovrebbe quindi andarseli a cercare....

Il clima governativo di ostilità nei confronti dell’obiezione di coscienza si palesa bene nelle numerosissime ispezioni -alcune delle quali anche in violazione di legge, come riportato da Life Site News– da quanto Chazan lavora in quella struttura.

Se invece guardiamo la questione dal punto di vista delle pazienti, possiamo notare che  il numero di partorienti è triplicato, da quando Chazan ha assunto la direzione dell’ospedale; ed al suo fianco in questa battaglia sono scesi in migliaia. Una manifestazione spontanea delle pazienti si è tenuta sotto l’ospedale in difesa del medico, sono state raccolte oltre 60.000 firme per sostenerlo ed è stata avviata una raccolta di fondi per contribuire a pagare la multa.

E’ veramente assurdo: come nota Life Site News, durante il regime nazista i medici avevano una maggior libertà di coscienza di rifiutarsi di praticare l’aborto eugenetico rispetto ai suoi colleghi del 21° secolo.

Redazione

 

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