21/04/2014

Soldi, soldi, soldi... altro che “donatori di gameti”!

Quando si parla di fecondazione artificiale e di bambini in provetta, la tendenza politicamente corretta è quella di enfatizzare lo scopo “umanitario” della pratica, tutta tesa a dare un figlio alle coppie infertili o sterili che non possono averne. Tant’è vero che TUTTI parlano di “donazione” di gameti, rimandando così ad un concetto nobile di gratuità.

Invece, è facile intuire che la realtà è ben altra. NON esistono “donatori” di gameti perché ovuli e sperma si vendono e si comprano sul mercato a prezzi anche altissimi: tanto più alti quanto le qualità genetiche del venditore ( o della venditrice) sono appetibili e richieste.

Che poi, dietro le tecniche della FIV (fecondazione in vitro, in tutte le sue più varie accezioni) ci sia un giro di miliardi soprattutto a vantaggio delle cliniche e dei laboratori è altrettanto facilmente intuibile.

Ora grazie alla pubblicazione di un rapporto della Allied Analitycs siamo in grado di dare qualche cifra: il fatturato del 2012 del mercato globale della FIV è stato di 9,3 miliardi di dollari, una cifra che è destinata ad aumentare a 21,6 miliardi entro il 2020.

Anche il mercato della vendita degli ovuli è in espansione, nonostante i gravi rischi per la salute delle donne che si prestano alla necessaria stimolazione ovarica, da 11.000 ovuli donati nel 2000, siamo arrivati a 18.000 nel 2010.

Il costo della fecondazione in vitro a New York è di circa circa $ 10,000 – $ 15,000, ma lo stesso trattamento costa solo 6.000 dollari in Thailandia: questo favorisce quel turismo “medico – procreativo” che rappresenta senz’altro una prospettiva di crescita del PIL dei paesi in via di sviluppo. Che ciò avvenga, comunque, sulla pelle delle donne, è del tutto irrilevante per la maggior parte di coloro che gridano ogni 3 x 2 al “femminicidio” e protestano contro la violenza sulle donne...

D’altro canto la Human Fertilization and Embriology, in Inghilterra, ha recentemente rivelato che oltre 3000 embrioni vengono distrutti nelle cliniche del Regno Unito ogni settimana. 

3000 bambini a settimana, solo nel Regno Unito, prodotti in laboratorio e scartati come merce fallata...

Francesca Romana Poleggi

 

Blu-Dental

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