Recentemente è uscito un nuovo cortometraggio che esplora le cure palliative per gli individui che si avvicinano alla fine della vita. Il video spiega le idee sbagliate sul suicidio assistito e l’eutanasia, e si oppone all’idea che queste soluzioni possano essere positive per coloro che soffrono di una malattia terminale.
Il film, intitolato “Il Dono” si concentra su due medici: la dottoressa Catherine McNally, un medico che si occupa di fornire cure palliative, e il dottor John Sumarah, uno psicologo ed educatore che ha perso la moglie in una battaglia di cinque mesi contro il cancro.
Nel video Sumarah descrive la vita della sua famiglia fino alla morte di sua moglie, considerando la sua vita un “regalo” anche quando era stanca di combattere.
Il film è stato prodotto da Christian Medical and Dental Society of Canada (CMDS Canada) grazie alle donazioni dei sostenitori; la Società intende essere conosciuta sulla rete e soprattutto tra le congregazioni ecclesiastiche per far promuovere le cure palliative.
Larry Worthen, Direttore Esecutivo di CMDS Canada, afferma che la maggior parte delle persone pensa che le cure palliative dovrebbero essere disponibili in tutto il Canada; tuttavia sottolinea che alcuni sono ancora confusi su ciò che si intende per suicidio assistito ed eutanasia.
“A volte il pubblico pensa che il suicidio assistito e l’eutanasia siano delle soluzioni, quando le persone in fin di vita rifiutano le cure, ma non è affatto così”, ha detto Worthen in un’intervista a LifeSiteNews.com. “Abbiamo già il diritto di rifiutare l’accanimento terapeutico alla fine della vita. I medici che assistono al suicidio assistito e all’eutanasia sono in realtà medici che fanno terminare la vita delle persone oppure danno loro i mezzi per porre fine alla vita per conto proprio”.
Il sito web del film può servire anche per aiutare gli spettatori a capire questi problemi, e a opporsi alla legalizzazione in Canada dell’eutanasia, per esempio scrivendo al governo con i modelli forniti dal sito. Attualmente in Canada ci sono due sedi legali in cui si tenta di legalizzare il suicidio assistito e l’eutanasia: Carter contro il Procuratore Generale del Canada nel British Columbia e la legge n.52 presentata all’assemblea legislativa del Quebec.
“Speriamo che quando gli spettatori vedano questo film, si accorgeranno che esiste un’alternativa alla fine della vita prima del tempo dovuto, che la fine della vita non deve essere qualcosa che temiamo, che può essere una cosa positiva, e che se gestita bene, può essere un’opportunità per le persone per continuare a vivere la loro vita in un maniera ottimista e costruttiva“, ha detto Worthen a LifeSiteNews.com.
Traduzione a cura di Veronica Palladino
Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da LifeSiteNews in lingua inglese
di Katie Craine
