27/02/2015

100.000 firme contro l’ideologia gender nelle scuole

La petizione contro l’ideologia gender nelle scuole e per una sana educazione, indirizzata al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e al MIUR, ha superato le centomila firme in poco più di 8 settimane.

L’iniziativa, promossa da ProVita Onlus, AGE, AGEsc, GpV e MpV, si è trasformata in un vero e proprio Family Day On Line. Hanno aderito più di 50 associazioni. “Abbiamo ancora centinaia di moduli cartacei da trascrivere e molti altri da ricevere e pensiamo di arrivare a circa 120.000 firme”, ha dichiarato Alessandro Fiore, membro dell’Esecutivo di ProVita Onlus.

In molte scuole, e perfino negli asili nido, mediante libretti e altro materiale didattico, con il pretesto della “lotta alla discriminazione”, si insegna ai bambini a negare la naturale differenza sessuale, a identificarsi in qualsiasi “genere”, sia esso transgender, omosessuale o bisessuale, equiparando ogni tipo di “famiglia”, e si vuole normalizzare quasi ogni comportamento sessuale.

Si promuove anche la “sessualizzazione precoce” dei nostri bambini, seguendo gli Standards dell’educazione sessuale in Europa, dell’OMS (vedere le tabelle sull’educazione sessuale, per fasce di età, dalla pagina 39) che stanno già trovando applicazione nelle nostre scuole.

Il nostro Governo e moltissimi enti locali stanno spendendo milioni di EURO in questa campagna ideologica a sostegno di organizzazioni LGBT. Lo scorso ottobre, il Presidente della Regione Lazio, Zingaretti, ha erogato 120.000 EURO, a dicembre il MIUR ha stanziato 425.000 EURO e numerose sono le iniziative degli enti locali della rete RE.A.DY e di molti altri comuni, come Brescia, Empoli e Siena, che spendono centinaia di migliaia di EURO per questa “lotta alla discriminazione”. “Consulenti LGBT” entrano nelle scuole per interrogare gli studenti sul loro grado di “omofobia” usando questionari pilotati. Inoltre in Senato vi è una proposta di legge che vuole introdurre l’educazione di genere nelle scuole dal prossimo anno accademico erogando a questo fine 200 milioni di EURO.

“Trovo semplicemente pazzesco che mentre le nostre scuole cadono a pezzi e i nostri figli devono portarsi la carta igienica da casa, il nostro Governo consideri una priorità assoluta educare i nostri bambini al gender”, ha sottolineato il Presidente di ProVita Onlus, Antonio Brandi, ed ha aggiunto: “Mancano pochi giorni al termine della raccolta firme. Invito tutti a firmare e diffondere la petizione sul sito di www.provitaefamiglia.it”.

 Il testo della petizione si può leggere qui

Qui alcuni degli articoli di stampa che ne parlano:  Il Secolo, La Stampa, Teleradio Sciacca

Redazione

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