13/05/2015

4320 no al matrimonio gay. L’incontro al Palalottomatica posticipato

Una bella notizia: la legge sul matrimonio gay, il ddl Cirinnà, ha avuto una battuta d’arresto che a molti ha dato tanto fastidio (pensavano di ottenerne l’approvazione in poche settimane).

Magari sarà solo un rallentamento, e alla fine sarà forse approvato. Però intanto vanno vagliati i 4320 emendamenti (la maggior parte dei quali puramente ostruzionistici) presentati dai pochi valorosi che nelle Istituzioni ancora si battono per il buon senso, per la famiglia e per i bambini.

Mario Adinolfi, Costanza Miriano, Padre Maurizio Botta e Marco Scicchitano hanno firmato un post su Facebook in cui esprimono soddisfazione per il tempo che così si è guadagnato. Essi auspicano (e Adinolfi lo ribadisce in un’intervista a Intellego.news) che si potrà organizzare con più calma una mobilitazione di piazza con davvero tutte le Associazioni e i Movimenti a favore della famiglia e dei diritti dei bambini. 

Infatti l’evento del Palalottomatica del 13 giugno andava a coincidere col gay pride di Roma, e molti si preoccupavano che le due manifestazioni in concomitanza potessero creare un clima di tensione e di ostile contrapposizione ideologica.

Bludental

“Resta in campo – dicono Adinolfi e i suoi – la raccolta firme che proprio il 13 giugno concluderemo (spedite i moduli a La Croce piazza del Gesù 47 00186 Roma) per spostare anche in campo internazionale la proposta di una moratoria Onu sull’utero in affitto; resta l’impegno quotidiano di tutti noi a incontrare le realtà impegnate sul territorio e avremo anzi più tempo per rispondere a più inviti; resta la volontà di essere fattori unitivi e mai divisivi, pronti a supportare le iniziative di tutti, a partire dalle manifestazioni territoriali delle Sentinelle in Piedi del prossimo 23 maggio.

L’incontro tra tutti noi non si cancella, si sposta per essere davvero in tanti, per essere tutti uniti in una grande mobilitazione che accompagnerà la battaglia in Parlamento per il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà, ricordando quel che andiamo dicendo da mesi: i figli non si pagano”.

Quindi scaricate il modulo per raccogliere le firme contro l’utero in affitto, se non l’avete già fatto. Compilatelo e speditelo a La Croce entro il 13 giugno.

Quando sarà ora di scendere in piazza tutti uniti per la famiglia e per i bambini, noi di ProVita saremo in prima linea.

Redazione

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