29/01/2015

A Roma servivano proprio i registri delle unioni civili...

Marino istituisce i “registri delle unioni civili”: un gesto quasi pietoso, che si commenta da sé

“Il Sindaco Marino, confermando le sue straordinarie doti di fantasioso della politica, impone a Roma l’ennesimo provvedimento strumentale e ideologico, oltre che inutile”.

Lo afferma l’on. Olimpia Tarzia, presidente del Movimento PER Politica Etica Responsabilità e vice presidente della commissione cultura della Regione Lazio.

“Come tutti sanno, infatti, l’ordinamento italiano non permette, in rispetto al dettato costituzionale, alcun tipo di matrimonio, unione, patto tra persone dello stesso sesso. Una certa sinistra, – continua Tarzia – evidentemente amante del teatro, da qualche anno in molte delle città che si trova ad amministrare si diverte a sbandierare ‘la conquista del registro delle unioni civili’. Succede poi che persone ignare, più o meno in buona fede, vanno lì e lasciano i loro nomi. Conseguenze? Nessuna: fumo negli occhi, in quanto i Comuni non hanno il potere di modificare la legislazione sulla famiglia e il codice civile.

Queste ‘battaglie’ concretamente, dunque, non cambiano niente. Il Sindaco però, a parte le fughe fantasiose, di cose ‘vere’ ne fa: impone contratti collettivi decentrati con atti unilaterali, senza confrontarsi con sindacati e forze politiche, come nella drammatica questione degli asili nido. Abbassa lo stipendio dei dipendenti, con atti che violentano l’Amministrazione di Roma Capitale.  Salvo, poi, farsi paladino dei cosiddetti ‘diritti civili’ per cercare di confondere le acque e distrarre i cittadini dal disastro in cui sta trascinando la città. Purtroppo – conclude Tarzia –  non funziona: siamo di fronte ad un’Amministrazione nefasta che ogni giorno di più affossa Roma Capitale. Auguriamoci tutti che presto si possa voltare pagina”.

 Gianluca Di Bella, capo ufficio stampa

Nota di Redazione:
A Roma, dove i registri esistono da anni in 13 dei 15 Municipi, ad iscriversi sono state solo 92 coppie su tre milioni di abitanti. Destino comune anche agli altri comuni dell’avanguardia: a Firenze solo 99 coppie registrate, a Torino 16, a Napoli 20, a Cagliari 5, a Bologna 8, e così via. Tanto che alcuni comuni stanno facendo retromarcia, eliminando i registri.

Banner_la_croce

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.