31/01/2015

Aracri al fianco delle associazioni del family day 3.0

Notizie ProVita ha intervistato in esclusiva il senatore Francesco Aracri.

Ci ha parlato del suo interesse per la nostra petizione.

Senatore, lei si è interessato a titolo personale alla nostra petizione per fermare l’indottrinamento gender nelle scuole, o magari anche altri nel suo partito sono d’accordo sull’emergenza educativa in atto, che abbiamo denunciato, e sono disposti a porre rimedio?

Certamente. Quando ci siamo resi conto della propaganda LGBT e del gender nelle scuole, a partire dagli asili nido, ci siamo mobilitati. Sotto il pretesto della lotta alla discriminazione si tende ad educare gli studenti alla libertà di identificarsi in ogni genere, indipendentemente dal loro sesso biologico, equiparando alla “Famiglia” ogni specie di “Unione”. Ricordo anche il collega Lucio Malan che assieme a Carlo Amedeo Giovanardi si è battuto contro la iniqua legge sull’omofobia da quando la stessa venne presentata.

Cosa mi dice dell’educazione sessuale nella scuola?
Non si tratta di educazione sessuale ma di sessualizzazione precoce dei nostri figli. Dove queste strategie sono state applicate, come in Inghilterra ed Australia, gli abusi, le violenze sessuali e l’assuefazione al porno sono aumentate. Così come la pedofilia, le gravidanze e gli aborti a 10, 11, 12 e 13 anni di età. Non dimentichiamo i deliranti Standard per l’educazione sessuale in Europa dell’OMS, che pretendono che i bambini, da 0 a 4 anni, esplorino le diverse “identità di genere” e siano informati sulla “masturbazione infantile precoce”.

Pensa che il ddl Fedeli possa essere approvato in Senato? E che possa diventare legge?
Sarà una dura battaglia perché la maggioranza sembra trovare questo disegno di legge giusto, nonostante sia contro la logica, la ragione e la natura. Comunque lotteremo affinché il buon senso possa prevalere.

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Ma perché i grandi media e la maggioranza dei politici in Italia ed in Europa sembrano essere pro LGBT?
Non lo so, l’unica ragione logica che posso suggerire è che vi sono miliardi di euro di profitti dietro alle industrie del porno, dei condom, del cambiamento di sesso, dell’eutanasia e della fecondazione in vitro, spesso pagate anche dai contribuenti ed in mani di cliniche e strutture private.

Lei crede che al Senato si possa costituire un “partito trasversale del buon senso” che – aldilà degli schieramenti – faccia argine a questa deriva “disumana”, “decostruttiva”, che sta prendendo la nostra società “liquida”? (che mi pare purtroppo molto ben rappresentata in Parlamento, in termini numerici)
Molti di noi ci stanno lavorando. Al Convegno di Forza Italia del 22 Gennaio abbiamo infatti invitato tutti i deputati ed i senatori. Inoltre sono intervenuti alcuni deputati di altri schieramenti come il Senatore Giovanardi e l’On. Gigli.

Lei è cattolico? pensa che questa battaglia sia prevalentemente o esclusivamente da cattolici?
Io sono cattolico e ne sono orgoglioso ma questa non è una battaglia religiosa. Si tratta di una lotta per la ragione ed il buonsenso. E’ un fatto indiscutibile che ogni bambino nasca dall’incontro di seme maschile e ovocita femminile. La Famiglia naturale è stata il fulcro della società umana dal suo inizio. Va protetta dalla legge dello Stato perché comporta il diritto e dovere di educare e crescere i figli. E un elemento necessario per una educazione armoniosa è la complementarità uomo-donna. Basta il buonsenso per osservare come i figli si riferiscono alla madre per alcuni consigli e vedono il padre modello di vita per altri. Perciò dico che si tratta di una battaglia per il buonsenso.

Redazione

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