20/08/2015

Brugnaro risponde all’eterofobia di Elton John

Il Giornale d’Italia ha pubblicato la risposta di Brugnaro agli insulti di Elton John, malato di eterofobia.

Via Twitter scrive: “Caro #EltonJohn Lei mi offende per sostenere le Sue ragioni ma credo che rappresenti bene solo l’arroganza di chi è ricco e può fare tutto”. In un tweet successivo Brugnaro continua: “Io non ho alcun problema con gli omosessuali. Il sindaco di Venezia è una persona libera. E non ha paura delle Sue offese”.

E rincara la dose: “Caro Elton John [che possiede una casa alla Giudecca, ndr] e compari vari, la sfido a donare risorse vere per salvare Venezia. Passiamo ai fatti, fora i schei. A meno che Elton John non sia capace solo di offendere – conclude il sindaco della città lagunare – vediamo se è capace anche di firmare assegni veri per Venezia. Sarebbe bello”.

E replica anche l’assessore comunale al bilancio, Michele Zuin, secondo il quale “più famosi si è... e più grosse possono essere le offese al sindaco Brugnaro e le farneticazioni su Venezia e i veneziani. Siamo partiti con Celentano, che sembra viva su un altro pianeta e non si è accorto di vent’anni di governo di centrosinistra della città. Arriviamo a Elton John, che ha usato parole, nei riguardi del primo cittadino, da vergognarsi a pronunciare e passiamo per Muccino che, per un po’ di pubblicità, si è buttato in mezzo”.

Prosegue il Giornale d’Italia dicendo che tutto il centrodestra si è schierato con il Sindaco: “Fi, con Simone Furlan – membro dell’ufficio di Presidenza di Forza Italia – parla di “farneticazioni” mentre la leader di FdI Giorgia Meloni consiglia al cantante di “continuare a cantare”.

BludentalCome abbiamo già scritto, in realtà Brugnaro, col mandato di chi l’ha votato, perché l’aveva detto in campagna elettorale, ha fatto una scelta coraggiosa in difesa della famiglia, e dei bambini a cui non è giusto insegnare che se nasci uomo puoi diventare donna, o viceversa, oppure che puoi nascere da due mamme, o da due papà: che è sostanzialmente una vera e propria BALLA.

Del resto quei libri sono ampiamente disponibili nelle librerie e nelle biblioteche. Chi vuole se li legga e li faccia leggere ai propri figli. Non è proprio necessario che tale lettura venga fatta a scuola.

Redazione

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

 

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