23/12/2014

Dalla Sicilia uno schiaffo alla famiglia

L’Osservatorio della Nuova Bussola ci informa che un disegno di legge, contro la famiglia, per le unioni civili ha fatto il primo passo per divenire legge regionale.

Ripenso ai Malavoglia, ripenso alla storia e alla tradizione antica e sanguigna della gente di quella terra che amo tanto. Non posso credere che queste norme rappresentino il popolo siciliano. 

Ecco il pezzo della NBQ:

Il disegno di legge sulle “Unioni civili” – norme contro la discriminazione determinata dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere – è stato approvato dalla commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. La proposta ha quindi passato il primo step per diventare legge regionale. Il testo prevede l’istituzione di un “Elenco regionale delle unioni civili”. Chi si unisce civilmente potrà godere di particolari diritti come ricorda Antonello Cracolici, presidente della commissione: “dall’istruzione alle politiche del lavoro, dalla formazione del personale alle prestazioni sanitarie, alle politiche sociali”. Il Ddl è pensato soprattutto per le coppie omosessuali. Così l’art. 2: “La Regione siciliana riconosce ogni forma di convivenza e adotta politiche finalizzate a consentire ad ogni persona la libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, promuovendo il superamento delle situazioni di discriminazione”. Il comitato “Esistono i diritti” ha lanciato un appello per sostenere la proposta. Hanno aderito 700 tra uomini di cultura, artisti e religiosi. Tra questi Andrea Camilleri, Franco Battiato, Lando Buzzanca *, padre Cosimo Scordato. Si ripropone il tema del conflitto, in materia di convivenze a para-matrimoni gay, tra amministrazioni locali e Parlamento. Siamo al federalismo normativo sui principi non negoziabili e pare che a Roma alla fin fine vada bene così”.

* E’ il sito cinemagay.it ad aver riportato la notizia dell’appello firmato  da 700 uomini di cultura. E tra questi, Lando Buzzanca. Si dà il caso che il celebre attore, però, abbia parlato personalmente col  nostro Presidente, Antonio Brandi, e gli abbia detto di essere assolutamente contrario ai matrimoni gay perché sono “una cosa del tutto irragionevole”.

Redazione

 

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