16/02/2017

Eutanasia – Dalla Puglia: “Uniti per i Risvegli”

L’eutanasia non è una “buona morte”, è morte e basta. Anzi: è omicidio, e dei più terribili perché commesso nei confronti di persone deboli sia fisicamente, sia psicologicamente.

Nel mondo, laddove la pratica eutanasica è legalizzata, la “china di morte” è sempre più ripida. Eppure, anche l’Italia si appresta a discutere un disegno di legge in tal senso, seppure mascherato dietro un titolo apparentemente innocuo.

Chi conosce da vicino la sofferenza, o ha sperimentato in prima persona una malattia, sa però che i termini della questione sono ben diversi: l’eutanasia non risolve nulla, mentre invece servirebbero assistenza e sostegno alle famiglie. Ed è proprio questo quello che chiedono “Le famiglie del coma pugliesi”, che recentemente ci hanno contattati inviandoci un video di sensibilizzazione che vogliamo condividere con voi.

«In ognuno di noi c’è un mondo dentro» è la frase fondamentale del breve filmato: ogni vita, al di là delle apparenze esteriori, è portatrice di una dignità immensa e unica, tutta da scoprire.

«Questo video – scrivono – è stato prodotto da Giovanna Cucinotta, sorella di Maria Grazia, per sensibilizzare la cultura della vita e per invitare alla riflessione sul post coma e la situazione delle famiglie. La voce è di Luca Ward. Il link finale chiede una donazione per la costruzione di un centro suap_dopodinoi per i ragazzi post coma che rimangono soli al mondo. Il centro dovrà sorgere vicino al mare, ma nel verde della campagna pugliese, dove i ragazzi saranno portati via dalle loro stanze, mantenendo condizioni ambientali protette per loro, e potranno fare pet-therapy e altre terapie riabilitative, mantenendosi al contatto con la luce naturale, perchè ad oggi la loro vita è “la vita in una stanza”... aiutaci a portarli fuori! Stai con noi!».

Le immagini del video ci mostrano chiaramente quanto sia ridotta la nostra visione sulla vita, influenzata da calcoli edonistici ed egoistici e da una mentalità – sempre più, purtroppo – eugenetica; e quanto, nel contempo, sia fondamentale la presenza di un clima di accoglienza e d’amore. Molti pazienti, ci dicono infatti le statistiche, chiedono la morte per “non essere un peso” per le persone care.

Il ddl in discussione alla Camera è pericoloso e foriero di morte (talvolta anche non richiesta). Perché invece, alla luce delle tante storie di vita e di risvegli, non puntare sulle cure palliative e sul sostegno alle famiglie dei malati?

Firma anche tu la petizione di ProVita Onlus per dire NO alle DAT e NO all’eutanasia. Non rinunciamo alla nostra umanità (... o a quel che ne resta)!

Ecco il video di “Uniti per i Risvegli”.

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Redazione


NO all’eutanasia! NO alle DAT!

Non facciamoci imbrogliare!

Firma la petizione!

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