03/11/2016

Eutanasia? In questo video un’incredibile voglia di vivere

È giunta l’ora, finalmente, della proiezione in anteprima del film La voce negli occhi, un accorato appello contro l’eutanasia: il 5 novembre a Catania, all’Uci cinema.

Il film è infatti la storia vera di Salvatore Crisafulli, un testimone esemplare della lotta contro l’eutanasia, il “Terry Schiavo italiano”, l’“Anti-Welby”, che dopo un lungo e apparente coma vegetativo è riuscito a comunicare a tutti la sua indomita voglia di vivere, consapevole di tutto ciò che gli accadeva intorno, mentre tutti i medici e gli esperti continuavano a darlo per spacciato, per un vegetale, per un corpo inerte senza coscienza. Salvatore è morto nel 2013 dopo 10 anni di battaglia per avere il diritto alle cure alternative, all’assistenza domiciliare, alla riabilitazione. Ma il fratello continua la battaglia a suo nome.

Il Sicilia Journal spiega che si tratta di una storia di «sofferenze, battaglie che diventano simbolo ed esempio da seguire: La voce negli occhi non è solo un film, ma un urlo, la testimonianza di chi non si arrende e crede fortemente quanto sia importante diffondere esperienze – seppure atroci – per divulgarne l’essenza e darne voce, appunto». L’eutanasia non è mai una buona soluzione, la vita è troppo preziosa.

Il film è prodotto da Sicilia Risvegli Onlus, associazione fondata dallo stesso Crisafulli di cui è presidente il fratello Pietro il quale  ha dichiarato dichiara a Sicilia Journal: «La storia di Salvatore ha scosso la comunità politica e scientifica, imponendo l’urgenza di una riflessione sui parametri assistenziali medici ed etici che segnano il confine tra vita e morte. Sicuramente questo lavoro sarà uno stimolo importante per la ricerca scientifica e, per altro verso, un richiamo a migliorare la sanità anche sotto l’aspetto socio-assistenziale».

La sceneggiatura è stata scritta dal regista Rosario Neri, in parte tratta da Con gli occhi sbarrati, il libro sulla storia di Salvatore pubblicato nel 2006 da Pietro e dalla giornalista Tamara Ferrari.

Prosegue Pietro: «La missione è molto importante che riguarda la vita di tutti noi, realizzare il sogno che desiderava Salvatore. Ed oggi fino alla mia morte porterò avanti questa missione», costruire un centro risvegli per i malati gravemente traumatizzati, una eventuale alternativa siciliana alle costose cliniche del nord Italia e dell’Europa, le uniche, attualmente, a prestare assistenza a questo tipo di pazienti andando incontro alle loro esigenze. «Un film che farà sicuramente discutere perché mette in luce anche il male che hanno procurato i politici e tantissimi medici», continua commosso Pietro.

«Una denuncia, una voce che non può passare inosservata, non per l’ennesima volta, una storia che insegna quanto un corpo immobile possa volere vivere e raccontare di ciò che altri non amano affrontare».

Qui di seguito potete vedere il trailer del film, che è un chiaro monito contro l’eutanasia. Qui uno speciale che ne spiega la genesi e lo scopo.

Redazione


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