28/08/2015

Famiglia e ricchezza nel limite dell’umano: note conclusive sul Meeting

Mercoledì 26 agosto si è conclusa la 36^ edizione del “Meeting per l’amicizia fra i popoli”, svoltasi come di consueto presso i padiglioni della Fiera di Rimini. Gli eventi della manifestazione sono stati numerosi, cosicché è impossibile menzionarli tutti. Chi volesse, potrà comunque visionarli tramite il sito web del Meeting.

Tra i più importanti ricordiamo l’incontro del 21 agosto dal titolo “Persona e senso del limite”, che ha visto relatore S.E. Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI – introdotto dal direttore del settimanale Tracce, Davide Perillo –  con un intervento ispirato dal tema del Meeting di quest’anno:“Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?”, a sua volta tratto dai versi iniziali di una poesia di Mario Luzi.

Mons. Galantino ha evidenziato come l’uomo, per sua natura, è limitato e, per tale motivo, si scontra necessariamente con delle mancanze. Accettare questo limite non annichilisce l’esperienza umana, ma è il necessario presupposto per il corretto evolversi di quest’ultima. Infatti, concepire l’essere umano partendo dai suoi limiti non significa reprimere il suo desiderio di felicità, ma consente di raggiungerla realmente. In tale contesto “limite e mancanza” costituiscono una ricchezza per l’uomo.

E’ prova di ciò il fatto che Cristo stesso ha sperimentato il limite dell’uomo facendosi fragile, tanto da farsi porre sulla Croce. Da tale evento i cristiani hanno introdotto nella storia una nuova concezione di Dio, mai conosciuta prima. In questa prospettiva, un’ ”antropologia del limite” porta all’esaltazione dell’essere umano nel momento in cui si incontra con la fede in Gesù. In Lui, infatti, ogni limite trova spiegazione e viene sanato.

Senza la coscienza di tutto questo, se dunque il limite non viene accettato, l’esistenza diventa finzione e si ritiene che, verso ogni cosa di cui si avverte la mancanza, corrisponda il diritto ad averla; un diritto da perseguire senza umiltà, con grave danno per l’uomo stesso, che in tal modo finisce per produrre quella “cultura dello scarto”, più volte denunciata da Papa Francesco. Invece, solo nella consapevolezza della necessità della “mancanza”, il desiderio dell’uomo si evolve in modo virtuoso.

Bludental

Questo, in breve sintesi, la relazione di Mons. Galantino, di cui è possibile visionare la registrazione televisiva qui. Dal contenuto assolutamente apprezzabile, a parere di chi scrive, il suo intervento avrebbe potuto essere integrato con l’esemplificazione – non certo superflua per un popolo cristiano sempre più disorientato – degli effetti che produce il rifiuto dei limiti che Dio ha posto alla natura umana. Tale rifiuto, infatti, è causa di guerre, crimini e sofferenze di ogni sorta, che oggi si presentano anche con vesti inedite, come accade con la ricerca sulle cellule staminali embrionali ovvero con altri eccessi delle biotecnologie che giungono addirittura a fondere DNA umano e animale nel tentativo (per fortuna non ancora raggiunto) di dar vita a vere proprie chimere di mitologica memoria. Parimenti il rifiuto dei limiti della natura umana è alla base delle nuove forme di accesso all’aborto, dell’invocazione dell’eutanasia “pietosa” per coloro che non potrebbero godere di una qualità di vita dignitosa, ma anche delle cc.dd. procreazioni assistite, siano esse omologhe che eterologhe (comportando entrambe la premeditata soppressione di embrioni in vista dell’eventuale gravidanza), della pratica dell’utero in affitto ed anche della stessa imposizione ideologica delle teorie gender, secondo cui il sesso biologico sarebbe irrilevante rispetto all’effettivo orientamento sessuale di una persona.

Il 24 agosto è stata invece la volta di “La scelta di Abramo e le sfide del presente”, un dialogo tra mons. Julián Carrón e il prof. Joseph Wailer, moderato dalla presidente della Rai, Monica Maggioni, a cui hanno assistito migliaia di persone. Il dialogo tra i due relatori ha preso avvio dalla riflessione sul fatto che l’Alleanza stretta da Dio con Abramo nacque da una proposta (l’invito a lasciare la sua casa per una terra sconosciuta) che quest’ultimo avrebbe potuto liberamente rifiutare. Da questo episodio si comprende come la “libertà” sia fondamentale per la testimonianza della Verità. Non c’è Verità senza libertà e, in particolare, l’unico rapporto con la Verità è la libertà nel rapporto con Dio. Sarebbe troppo riduttivo sintetizzare in queste poche righe l’intero incontro, cosicché chi lo desidera potrà prenderne visione qui.

Il dott. Brad Stuard e la dott.ssa Elvira Parravicini, il 25 agosto, sono stati invece protagonisti della conversazione: “Curare quando non c’è possibilità di cura all’inizio e fine vita” (vedila qui ), durante la quale hanno dato una bella testimonianza di come può essere virtuosamente affrontato il mondo della sofferenza. Testimonianza particolarmente significativa se si considera che – su un argomento così importante – entrambi i medici hanno mostrato la medesima sensibilità, nonostante il dott. Stuard, contrariamente alla dott.ssa Parravicini, si definisca ateo. In particolare il dott. Stuard è stato l’ideatore negli Stati Uniti di una rete di cure avanzate per anziani e malati terminali in modo tale da poter accudire queste persone nella loro casa, mentre la dott.ssa Parravicini – che ci ha rilasciato un’intervista che pubblicheremo prossimamente sulla rivista Notizie ProVita – è stata la fondatrice, sempre negli USA, di un reparto ospedaliero specificatamente ideato per la cura dei bambini che nascono già affetti da patologie terminali.

Una paio d’ore prima di tale conferenza, c’era stato il saluto del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che purtroppo non ha fatto cenno alcuno ai temi che più ci stanno a cuore, vale a dire la libertà dell’insegnamento (compresa la necessità di un eguale trattamento fiscale tra scuole pubbliche e paritarie) e le questioni bioetiche.

Per quanto riguarda il tema della famiglia è stato di sicuro interesse l’incontro: “Intorno alla Famiglia. Di fronte alla realtà per un cammino di ricerca”, tenutosi l’ultimo giorno del Meeting (qui il video). Particolarmente intensa la relazione del prof. Orlando Carter Sneed, che ha evidenziato le implicazioni bioetiche della famiglia, essendo il luogo ove l’uomo trova risposta alle domande fondamentali della sua esistenza quali “chi sono io?” e “perché sono qui?”, domande prettamente umane e che si addicono ad una creatura fatta ad immagine e somiglianza di Dio. La giovane prof.ssa Anna Garriga si è invece soffermata sull’analisi dei dati statistici delle conseguenze economiche, sociali e personali delle crisi familiari e, in particolare, dei divorzi. Infine la prof.ssa Chiara Giaccardi, dopo una premessa critica verso quelli che lei rappresenta come « luoghi comuni, retoriche edificanti, purezze dottrinali, visioni apocalittiche, crociate difensive per le quali il presunto stato di emergenza [della famiglia, n.d.r.] giustifica ogni mezzo e ogni linguaggio » ha sviluppato la sua riflessione partendo dalla constatazione di come «La famiglia è ormai uno dei pochi luoghi, forse l’unico, dove si imparano, vivendole nell’esperienza e nella quotidianità, cose fondamentali per la nostra umanità, che ormai altrove non si vedono più ... [Essa] è sotto attacco, ma non da oggi. Lo scriveva già Guardini nella sua Etica, scritta tra i primi anni 50 e i primi anni 60: “Secondo le più diverse prospettive, v’è oggi una tendenza a mettere in discussione la famiglia, anzi a dissolverla” ... L’attacco alla famiglia non è cosa nuova, ma c’è sempre stato, perché è il luogo di resistenza alla colonizzazione individuale, perché è il luogo dove ci si oppone all’assorbimento dell’individuo nel sistema e per questo rappresenta un pericolo per il sistema» Una sintesi del suo intervento può essere letta anche sul IlSussidiario.net del 26 agosto 2015 . L’incontro ha visto la presenza tra il pubblico di una decina di componenti dell’Arcigay locale che avevano annunciato via web la loro partecipazione per verificare la presunta omofobia dei ciellini (vedi qui e qui), a loro dire testimoniata anche dagli incontri organizzati da Padre Giorgio Maria Carbone. In ogni caso, almeno sino a quando è stato presente chi scrive, nessuna contestazione è stata fatta e piace pensare che qualcuno di loro – pur essendo venuto con atteggiamento prevenuto – possa essere stato stimolato alla riflessione sulla vera natura della famiglia.

Veniamo alle conferenze tenute dall’instancabile e bravissimo Padre Giorgio Maria Carbone, presso lo stand dei Padri Domenicani. Si è regolarmente svolta, mercoledì 26 agosto, quella che lo ha visto protagonista assieme alla giornalista Raffaella Frullone, dal titolo “Contro l’uomo. Le minacce culturali a educazione e famiglia: pericoli e rimedi”. Dopo le polemiche suscitate dalla cancellazione della conferenza del 23 agosto , è stato motivo di grande sollievo lo svolgimento di quest’ultimo incontro, nel corso del quale si è parlato anche di gender. Le registrazioni di tutte le conferenze dei Padri Domenicani, comprese quelle tenute su temi di fede e spiritualità (qui il programma), potranno essere visionate nei prossimi giorni sul sito delle Edizioni Studio Domenicano ovvero sul  loro Canale You Tube

Infine, anche quest’anno, ci sono stati molti altri incontri al Meeting, tra cui quelli dedicati al dialogo tra le religioni ed alle persecuzioni dei cristiani in Medio Oriente, con toccanti testimonianze che  – per ragioni di spazio – non vengono trattate in questa sede, ma che possono essere visionate all’indicato sito web.

Il Meeting non è fatto di sole conferenze, ma anche della testimonianza di numerose realtà che, ben consapevoli dei limiti e delle mancanze dell’uomo, operano per soddisfare in maniera virtuosa il desiderio che risiede nel cuore di ogni persona. Non è possibile, in questa sede citarle tutte, cosicché – senza nulla voler togliere alle altre – ci limitiamo a segnalarne un paio, ad incominciare dal Movimento per la Vita che ha presentato un’importante novità e, precisamente, l’affiancamento del portale www.sosvita.it allo storico numero verde 800.813.000. Ha, così, preso forma un sistema di aiuto tripartito, costituito da una chat , a cui si può accedere per mezzo del suddetto portale web, dal tradizionale numero verde e dalla rete dei Centri di Aiuto alla Vita presente sul territorio, dove è possibile incontrare personalmente gli operatori. Nello stand veniva poi distribuito un simpatico opuscoletto dedicato ai bambini, dal quale, in forma di gioco, imparano che la loro storia è in realtà iniziata nove mesi prima della loro nascita. A quel tempo erano infatti ancora una minuscola cellula, ma già venti giorni dopo si era formato il cuoricino e, dopo soli tre mesi, erano già completi con piedini piccoli, piccoli.

Per quanto riguarda la libertà di educazione già abbiamo citato la presenza dello stand della Scuola Libera G. K. Chesterton di San Benedetto del Tronto, il cui direttore – Avv. Marco Sermarini – ci ha rilasciato un’intervista che prossimamente pubblicheremo, sempre sulla rivista.

Terminiamo questa (inevitabilmente incompleta) cronaca del Meeting, ricordando che la prossima edizione si terrà dal 22 al 28 agosto 2016 ed avrà come titolo: “Tu sei un bene per me”.

Gian Paolo Babini

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

 

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